Nella Via Crucis di venerdì 25 marzo Federico ci ha accompagnato a scoprire – attraverso la tematica “il chicco che subisce” – come la volontà di Gesù di portare a compimento la sua missione di salvezza per l’umanità attraverso il dono di sé, includa la caduta e il fallimento. Gesù, che come ci insegna San Paolo, non si è vantato della sua condizione divina, ci insegna come anche noi non dobbiamo pretendere di essere immuni dai fallimenti, ma piuttosto imparare da essi, chiedendo aiuto e rialzandosi, per proseguire verso la mèta che accomuna tutti noi: la felicità nel sentirsi amati. Anche noi abbiamo accompagnato papa Francesco all’affidamento dell’umanità, in particolare Russia e Ucraina impegnati in un tragico conflitto, a Maria. Tutti i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze hanno recitato un’Ave Maria per le intenzioni del papa e per la pace. Un momento breve ma sicuramente toccante, che ci ha aiutato a comprendere come piccoli gesti come questo sono capaci di renderci vicini a situazioni lontane.
Laureato in filosofia con indirizzo storico all’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Lettore onnivoro. Appassionato di cinema dall’adolescenza, ho scoperto la critica cinematografica grazie alla Nouvelle Vague francese. Promotore di blog e coordinatore editoriale del sito Storia dei Film per quasi un decennio. Vivo in quell’angolo di mondo tra Milano e il lago Maggiore a pochi km dal confine svizzero patria dei miei avi, scultori e mastri comacini originari del mendrisiotto (Castel San Pietro - Ticino), scesi qualche secolo fa nella Valle dell’ Arno a Solbiate, frazione Monte, per affrescare la chiesa di Sant’ Agata e ivi rimasti. La mia famiglia è stata poi legata per un secolo ad un’ importante attività industriale di tessitura nel mio paese di residenza, attività nella quale ho avuto il primo contatto con il mondo del lavoro. Attualmente lavoro come impiegato amministrativo in una ditta metalmeccanica legata all’edilizia.
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