VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

fonte immagine: santodelgiorno.it

Pubblicato su Un popolo in cammino – maggio 1995

La visita di Maria a Santa Elisabetta è ambientata nelle “montagne” ed in “una città di Giuda”.

La tradizione ha voluto identificare quel luogo in un delizioso sobborgo della odierna Gerusalemme, Aim Karim  (la fonte della Vigna) dove oggi c’è una basilica Francescana in mezzo al verde e in mezzo alla pace.

Là si riascolta la beatitudine che Elisabetta ha rivolto a Maria. Là riecheggia Il cantico di Maria, il Magnificat, l’inno dei “poveri del Signore”, la cui unica fiducia è nel Dio Salvatore Liberatore. In questa giornata ricordiamo tanti temi Mariani: 

 -C’è l’amore operoso di Maria nei confronti della cugina Elisabetta che era incinta da sei mesi. Maria, come Dio Padre è appassionata, attenta, provvidente nei confronti delle vicende umane. 

– Cè la presenza segreta di Gesù nel grembo di Maria.

-C’è la fede pura di Maria Vergine nei confronti della parola di Dio accolta attraverso le espressioni dell’Angelo. 

– C’è la speranza di Maria in un mondo nuovo in cui i poveri ed i giusti saranno esaltati dal Signore. E’ un canto pieno di speranza anche per noi che viviamo in un mondo carico di egoismo, di ricerca del piacere, di incapacità di impegnare la propria vita con l’umano da cui siamo attorniati.

-C’è la certezza che l’ultima parola nella storia non sarà lasciata ai potenti, ai gaudenti, ai superbi, ma agli ultimi.

Preghiamo, allora, Maria, con le parole di un inno Greco: “Ave genitrice del Creatore della nostra vita; Ave, terra feconda che germoglia la Misericordia; Ave, o tu che prepari alle anime un posto sicuro!”

Noi preghiamo Maria perché sorregga la nostra speranza, alimenti la nostra capacità di amare, ci renda giusti anche quando abbiamo l’impressione di rimanere soli. 

Dio, in Maria unita sempre a Gesù ci doni forza e speranza.

Don Angelo



Lascia un commento