Carissimi…dopo un periodo di vacanza

Pubblicato su Un popolo in cammino – settembre 1990

Carissimi,

 

Dopo un periodo di vacanza durante il quale abbiamo avuto la possibilità di ammirare le meraviglie del creato di cui Dio ci ha fatto dono perché la nostra vita potesse svolgersi nella gratitudine di fronte ad un Padre così attento ai nostri bisogni, ci avviamo ad affrontare un nuovo anno colmo di FEDE, SPERANZA e CARITA’.

 

E’ proprio questo il punto essenziale che ci impegniamo a rendere sempre più chiaro: Dio deve diventare sempre più la realtà a cui guardare per dare a noi stessi la spiegazione di ogni avvenimento della nostra vita e della vita sociale.

 

Il mondo cerca di farci guardare a ciò che “appare”, a ciò che “si vede”, a ciò che “riusciamo a fare”; il mondo vuole che mettiamo in evidenza la nostra persona dimenticandoci che siamo una espressione amorevole espressione di Dio, del Padre che ha il gusto di renderci partecipi della Sua vita d’amore.

 

Ma nella misura in cui uno cerca sempre solo se stesso ed insiste unicamente sulla realizzazione del proprio “io”, questo stesso “io” diventa contraddittorio, penoso e scontento. Si dissolve in mille forme ed alla fine resta solo la fuga da se stessi, l’incapacità di sopportarsi, il rifugio dell’egoismo nelle sue molteplici forme.

 

La mancanza del timore di Dio (la paura di perdere il suo amore) è il principio di ogni follia.

Dove non regna più il timore di Dio, che ha il suo giusto posto all’interno dell’amore di Dio, l’uomo perde la sua dignità, la sua grandezza; la paura degli altri uomini assume il dominio sulla sua persona, egli arriva all’idolatria di ciò che appare e così apre la porta ad ogni stoltezza.

 

Dunque, mettiamo Dio, il Suo Amore, la Sua Provvidenza al centro della nostra vita personale e comunitaria.

 

Scopriremo così la vera grandezza nostra e di ogni uomo:

uno per il quale il Padre ha ritenuto valesse la pena donare il proprio Figlio perché potesse riscoprire ciò di cui si  era dimenticato, è un figlio amato! 




                                                                                                           Con affetto

Don Angelo

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