
Ho visto , il Signore , il mare cupo e furioso avventarsi contro le rocce.
Le onde , da lontano , prendevano lo slancio,
Ritte, orgogliose, scattavano, si urtavano l’un l’altra,
per superarsi e colpire per prima,
quando la schiuma bianca si ritirava,
lasciando la roccia intatta,
esse erano ripartire correndo, per slanciarsi nuovamente.
ho visto, l’altro giorno, il mare calmo e sereno.
le onde venivano da molto lontano , ventre a terra
per non attirare l’attenzione.
Dandosi saggiamente la mano, scivolano senza rumore
e si spiegavano in tutta la loro lunghezza sulla sabbia,
per raggiungere la riva coll’estremità delle loro belle
dita di spuma.
Il sole le accarezza dolcemente e, generose, rinviando i suoi raggi, ne distribuivano la luminosità.
Il Signore, concedimi di evitare i colpi disordinati
che stancano e feriscano senza scalfire il nemico.
Allontana da me le collere spettacolari che attirano l’attenzione, lasciano inutilmente indeboliti;
Non permettermi di voler sempre orgogliosamente superare gli altri, schiacciando al mio passaggio quelli che camminano davanti a me;
Cancella dal mio volto l’aria cupa delle tempeste vittoriose.
Al contrario, Signore, fa’ che con calma riempia le mie giornate, come il mare lentamente riscopre tutta la spiaggia;
Fammi umile come lui, quando in silenzio e dolce avanza
senza farsi notare;
Concedimi di attendere i fratelli e di misurare il mio passo sui loro, per salire con essi.
Donami la perseveranza trionfante dei flutti;
fa’ che ogni mio passo indietro sia occasione per risalire;
dà al mio volto la chiarezza delle acque limpide, alla mia anima il candore della spuma;
illumina la mia vita come i raggi del tuo sole fanno
cantare la superficie delle acque.
Ma soprattutto, o Signore, fa’ che non conservi per me questa Luce e che tutti quelli che mi avvicinano tornino a casa loro avidi di bagnarsi nella Tua grazia
eterna.
