
Pubblicato su Un popolo in cammino -ottobre 1991
E’ questo il tema scelto dalla federazione degli Oratori della Diocesi di Milano.
Questo impegno prende spunto dal gesto di Gesù che vedendo la folla che lo circondava, essendo ormai ora tarda guardava i suoi discepoli. Si rivolge a loro e dice: “Date voi da mangiare a tutta questa gente!” Nasce lo stupore e nello stesso tempo si accorgono di non essere in grado di svolgere quel compito con le loro forze: “ Signore abbiamo pochi soldi e c’è solo un ragazzo che ha portato alcuni pani e alcuni pesci”.
Spesso noi facciamo il calcolo sulle nostre forze, sulle nostre capacità. Non ci affidiamo ancora totalmente alla parola del Signore ed allora nascono in noi paure, difficoltà, obiezioni sulle nostre capacità. Ma anche di fronte a questo il Signore non si ferma: “Fateli sedere a gruppi e portatemi i pani ed i pesci”, poi ringrazia il Padre, li benedice e ordina di distribuirli. Affida ancora ai suoi apostoli il compito di sfamare quella gente ….. lo affida al loro cuore disorientato e impaurito.
Di fronte al compito educativo che ci è affidato occorre rinnovare la nostra fede nel Signore, guardare di più il suo volto di amorevolezza, di tenerezza e guardare meno alla nostra pochezza.
Perciò, di fronte al rischio educativo, dico a me ed a voi:
- Preghiamo di più
- Contempliamo maggiormente la vita di Cristo
- Affidiamo a Lui i limiti che ci sentiamo addosso
Lui ci ridarà nelle mani ceste ricolme di pane e di pesci da distribuire.
Lui ce la darà nelle mani! Non siamo noi i sapienti, ma è la sapienza della Sua Carità che dobbiamo accogliere nelle nostre mani per affidarla al cuore ed alla vita dei nostri fratelli.
Con Affetto
Don Angelo
