E’ DIO CHE EDUCA IL SUO POPOLO

fonte immagine: varesenews.it

Pubblicato su Un popolo in cammino – ottobre 1987

Carissimi, è proprio vero che è il Signore che conduce la Sua storia, che guida la storia della Chiesa, la nostra storia di Jerago, secondo i Suoi modi e i Suoi tempi. Si era stabilito all’inizio dell’anno pastorale, con un incontro a Villa Cagnola di Gazzada il 20 settembre come il giorno del XXV di Sacerdozio e dell’entrata ufficiale in Parrocchia di don Angelo, si era fissato l’inizio dei lavori per il rifacimento dei tetti e degli intonaci per il 1° Settembre ed è incominciato puntualmente senza la mia presenza! E come se il Signore dicesse a me: “devi imparare che a guidare il mio popolo sono Io, anche se attraverso la tua presenza. Non sei tu il padrone, ma solo il servitore. Anche come tu debba servire,  lo decido Io: basta che tu offra la tua vita attraverso il tuo dolore, attraverso il tuo apparente sentirti inutile. Del resto non fanno così anche gli ammalati che tu incontri? Amano la Chiesa, amano il cammino di ognuno verso la pienezza della Mia Umanità, del Mio Amore, offrendo la propria solitudine donando l’umiltà di essere serviti … Inoltre non sono forse Io che faccio crescere nel Mio Amore coloro che mi servono visitando i malati, i moribondi, i poveri, color che sono nel dolore, soccorrendo chi ha bisogno di tutto? Tu ragioni ancora in termini di efficienza, come il mondo! Eppure Io ho salvato il mondo dall’alto della Croce, ho ridato all’uomo la speranza, quando tutti mi ritenevano un fallito, quando tutti mi deridevano ….. Io, proprio  in quel momento e in quel modo sono penetrato nella profondità del cuore umano. Anche Maria, mia mamma, era vista come una povera donna accanto ad un figlio rifiutato, disprezzato, ridotto come uno dal quale si volta via la faccia perché fa ribrezzo. In quel momento mia madre, con me, salvava il mondo, salvava l’uomo. Gli Apostoli erano fuggiti. Un pagano, il centurione, a nome di tutta l’umanità esclamava: – veramente Questo era il Figlio di Dio? -. Devi sentirti accanto a Me quando ti senti inutile, quando ti disprezzavano, quando diranno ogni male perché Mi ami amando i Miei fratelli. Devi sentirti in quel momento, utile nell’apparente inutilità! Solo così tutto il mondo sarà in cammino con te…. Tutti gli uomini che malgrado dicano: – io ho fatto …io sono …. Io valgo! – si sentono soli, impauriti, insicuri. Accanto agli ammalati, i più vicini al Mio “SI” di rimanere sulla Croce, in quella sofferenza voluta dal Padre perché voluta dagli uomini, devi sentire con te chi è in Croce e chi crocifigge”.

Questo dialogo di Gesù con me che mi indica la strada da percorrere, mi porta ad una grande gratitudine per la preghiera dei malati e di ognuno di Voi, per la preghiera dei giovani, degli anziani, delle famiglie con i loro bambini.

DALLA SOFFERENZA ACCOLTA E OFFERTA E’ CRESCIUTA LA COMUNIONE TRA NOI E NON E’: QUESTO, IL PIANO PASTORALE ATTUATO E CONDOTTO DA “LUI”? CORAGGIO, PER CIO’ !  NESSUNA PAURA …. LUI, GESU’ E’ IN CON E CON NOI.

CON AFFETTO

Don Angelo




Lascia un commento