Cristo Re

 

Pubblicato su Un popolo in cammino Novembre 1992


GESU’ E’ IL VIVENTE (CRISTO RE ) 

 

Continuiamo a dialogare su di Lui. Lo scopo della vita è conoscere e far conoscere Gesù: è fare incontrare ogni persona con Gesù.

Tu lo conosci veramente? Ti è passata sopra la Sua gioia, ti è penetrata profondamente la Sua vita per il fatto che lo conosci e lo ami intensamente? Se non conosci Gesù, se non l’hai ancora incontrato, se Lui non ti ha ancora afferrato totalmente, se non ti è entrato “dentro”, non potrai essere ancora te stesso.

Gesù è il solo necessario, per te, per ciascuno di noi, per il cinese, per il giamaicano, per il milanese, per lo jeraghese, per l’africano…

La solitudine non si verifica quando ti manca la folla attorno o questa o quella persona, ma quando c’è la nebbia nel cuore. La solitudine esiste ed è insuperabile quando il cuore non ha ancora incontrato quel volto unico che conquista e colma di palpabile pace.

Quando la tua vita ti sembra inutile, Gesù è colui che ti manca ed è già tardi quando te ne accorgi. La vita vissuta senza di Lui non ha senso, anzi non può proprio averne nessuno.

La gente non è infelice perché manca di questo o di quello, ma perché il cuore è vuoto di Cristo.

Gesù non è una figura astratta, non è una vaga idea, non è un residuo di Antica Tradizione. Gesù è la persona più attuale che esista. Tu passerai come sono passate tante generazioni. Cristo non passa. E’ di oggi, è contemporaneo a te, è qui, se vuoi saperlo. E’ qui davanti a te in attesa che tu apra gli occhi, che tu apra il cuore e gli dia una risposta di amore. E’ in attesa che, avendoli aperto il cuore, lo faccia entrare dentro di te, nella tua vita. Gesù è una persona viva, presente: questo è il cristianesimo. L’amore infinito, la gioia pura è Cristo.

Cominci a conoscerlo personalmente quando prendi posizione verso di Lui dicendogli: “Ti amo! Parlami! rivelati a me perché ho fame e sete di te. Che cosa vuoi che io faccia per te?”

Allora osi pregare come non lo hai mai fatto. Prima pregavi ma avevi, forse, l’impressione di rivolgerti a qualche assente a te stesso. Oppure parlavi come sfogo, ma il tuo Dio era come irraggiungibile, per cui avevi l’impressione che a Lui non arrivavano le tue grida o le tue lacrime. Prima pregavi, ma non sapevi se te ne veniva una risposta. La tua preghiera decade se rischia di diventare sfiducia: forse anche silenzio.

Ma adesso sai che la preghiera è averlo davanti a te ed avverti che in te nasce una fiducia nuova in Lui, una fiducia senza alcun dubbio. Senti che puoi parlare di amore, perché il tuo cuore è pieno di Cristo, la tua testa è piena di Lui, i tuoi passi non fanno altro che cercare Lui, camminare con Lui.

E più ancora, ti accorgi che Lui entrando “dentro di te”, non solo ti fa conoscere la tua anima, ossia come stai dentro di te, ma ti guarisce pian piano con due medicine: la verità della Fede e la vita della Grazia

Prima non sapevi, non eri mai sicuro, seguivi questa o quell’idea, questo o quell’impulso, senza sapere o senza badare se fosse bene o male: Ora sei sicuro, sai che vuoi quello che piace e vuole Gesù Cristo, sai che a Lui piace. Ciò che lo ferisce e lo uccide in te fa male a te, ti danneggia; insomma, sai che il peccato ti fa stare veramente male, schiacciato da una scatenante angoscia e confusione. Sai pure che quando hai Gesù nell’anima e lui abita in te, sei vivo, ma quando in te ci fosse il peccato, dentro sei “morto” proprio perché Gesù è stato scacciato e mandato alla morte. Lui soffre e muore ogni volta che si pecca. Gesù è il sole della tua vita. E’ l’unica pace. Gesù è l’amore e la pace della tua vita. solo con Lui ciascuno è se stesso nella gioia.

Solo quando Gesù è vivissimo dentro di noi, su ognuno si impone l’urgenza di essere apostolo.

Riporto un brano di San Paolo che scrivendo ai cristiani di Efeso dice:

“Fratelli, ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio in questo mondo. Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo.

Egli Infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era fra mezzo, cioè l’inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizione e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della Croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto perciò ad annunciare pace a voi che eravate lontani e bacia coloro che erano vicini.

Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni agli altri, al Padre in un solo Spirito. Così Dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei Profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Gesù Cristo. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio Santo nel Signore; in Lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito “.

Noi guardando, seguendo, convertendoci ogni giorno a Cristo siamo e diventiamo familiari di Dio e concittadini dei santi.

Perciò dobbiamo essere grati a Dio per la sua misericordia, per il suo amore, per la sua fedeltà!

Preghiamo lo Spirito Santo che ci faccia comprendere il mistero di Cristo presente in mezzo a noi. 


Don Angelo     

   

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