A PROPOSITO … IL CONSIGLIO PASTORALE

Pubblicato su Un popolo in cammino – novembre 1987

Prego ogni giorno il Signore perché chi fa parte del Consiglio Pastorale abbia il cuore di Gesù, capace di intenerirsi di fronte al bisogno dell’uomo, di fronte alle gioie, alle attese, alle sofferenze di ogni persona.

Occorre che il cuore, la vita di ogni componente si convertono sempre più alla capacità di Amore di Cristo che arriva, perché appassionato come il Padre, a dire ai Suoi figli che sono “Suoi Figli”, che Lui non si è dimenticato di loro anche se essi si sono dimenticati di lui, a pagare con la propria vita questa passione del Padre.

“anche se una madre si dimenticasse di suo figlio

Io non mi dimenticherò mai di voi”

Portiamo davvero le persone che incontriamo nel cuore, nella vita, come Dio ci porta in Lui?

Pressati dalle cose da fare, dai nostri interessi, dai nostri progetti, non rischiamo di dimenticarci di coloro che incontriamo?

Sentiamo veramente che “formiamo un solo corpo” e perciò ricerchiamo seriamente il BENE degli altri perché solo così ricerchiamo seriamente anche il nostro bene?

Ricordo quanto richiamato dal Sua Ecc.Mons.Bernardo Citterio:

  • Il Consiglio Pastorale è chiamato a vedere le necessità pastorali e tra queste le necessità prioritarie, a ricercare quali mezzi utilizzare perché il Parroco veda questa necessità!
  • E’ necessario, perciò, che viva unito al Parroco
  • Deve richiamare con Carità
  • E’ chiamato ad essere la prima Comunità di Carità e di Amore.

Non si è cristiani si serie A perché si fa parte del Consiglio Pastorale, ma si porta una maggiore responsabilità

  • Approfondire la lettera pastorale “DIO EDUCA IL SUO POPOLO”.

E’ una vocazione, è la vocazione a Cristo, alla santità a cui ogni cristiano è chiamato…. Ma tu devi precedere il passo, il cammino di tutti, o meglio, il cammino di molti nella Carità devi pungolarti, devi ferirti. Non puoi essere il grande (si fa per dire) assente alla sfida della vita: scoprire la gioia e la serenità nel dono di sé alla ricerca del bene dell’altro.

Don Angelo

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