
Pubblicato su Un popolo in cammino – dicembre 1991
Caro don Angelo, sono la mamma di Biagina. Forse lei sa che dopo 12 anni di Lombardia finalmente ritorniamo al nostro paese, cioè Maratea (Pz). Io ringrazio il Signore per tutto e mi affido sempre alle sue preghiere con tanto affetto. Mi ricordi con la mia famiglia nelle sue preghiere; anche noi lo faremo. Cordialmente la saluto. Fam. De Biase e Vittorini
Caro Don Angelo,
una sottile forma di pudore mi impedisce spesso di esternare i miei sentimenti e quando lo devo fare preferisco il rapporto personale piuttosto che l’uso di altri mezzi (telefono o lettere). Questa volta però sento la necessità di scriverle per dirle che ieri mattina, quando ho visto che la S. Messa delle 8 era celebrata da lei, ho sentito una grande gioia, mi sembrava che fosse tornato un padre di cui si sentiva la mancanza.
Sul suo viso e nei suoi movimenti si leggeva chiaramente la sofferenza, ma ho capito che sulla strada che conduce a Dio abbiamo bisogno della mano amorevole di un ministro che dimentica se stesso per assolvere al compito più difficile e contestato del mondo: quello di salvare l’anima, l’unica fonte eterna che abbiamo. E.
