Combattenti e reduci

Pubblicato su Un popolo in cammino – gennaio 1992

Associazione Nazionale Combattenti e Reduci

         Federazione provinciale di Varese

            Sezione di Jerago (Varese)

Questa sezione, anche a nome delle famiglie Magistrali, ringrazia sentitamente la popolazione di Jerago che ha voluto spontaneamente prendere viva parte alle manifestazioni di onoranze tributate al nostro emerito concittadino bersagliere TERENZIO MAGISTRALI, nella settimana in cui i suoi resti mortali sono rimasti esposti nella chiesetta di S. Rocco, seguendo poi con vivo cordoglio la cerimonia di sepoltura.

Un ringraziamento particolare va all’Amministrazione Comunale sempre attivamente presente nelle persone del Sig. SINDACO, dr. Bossi e dell’Assessore Sig. Turri Rino. Un vivissimo elogio al Gruppo 

“S. Rocco” che ha offerto tutta la sua disponibilità e collaborazione. Ricordiamo con gratitudine il nostro caro don Angelo per gli inviti alla preghiera e per la solenne concelebrazione di sabato 28 dicembre con Padre Cerri, Mons. Pigionati e il giovane Padre di colore proveniente dal Bangladesh, in Italia per motivi di studio. Non possiamo dimenticare il Corpo Musicale “S. Cecilia” di Jerago che ha sostituito in modo lodevole la fanfara dei Bersaglieri impossibilitata ad intervenire. Il Coro Liturgico Parrocchiale di Jerago va pure menzionato per la sua disponibilità.

Nel nostro sincero ringraziamento vogliamo evidenziare tutte le Sezioni Combattenti e Reduci vincitori presenti con rappresentanza e vessilli, le Sezioni di arma presenti con i loro labari e soprattutto le Sezioni Bersaglieri con i loro cappelli piumati che hanno portato a Jerago una degna nota di fratellanza e solidarietà. Le due Federazioni Provinciali Combattenti e Reduci e Bersaglieri ci hanno seguito, consigliato ed esse pure erano presenti con i loro labari. Ma soprattutto non possiamo dimenticare la parte preminente svolta dall’U. N. I. R. R. di Milano (Unione Nazionale Italiana Reduci della Russia) che per prima ci ha comunicato il ritrovamento dei resti del Magistrali, che ha disposto nel modo migliore le cerimonie del 3 novembre al Sacrario dei 100mila di Redipuglia alla presenza di Cossiga riservata ai parenti e poi ha curato, con altri Enti militari il trasferimento delle cassette da Redipuglia a Milano culminato con la grandiosa manifestazione del 22 dicembre in piazza Duomo a Milano in onore dei ventisette caduti lombardi. La stessa U. N. I. R. R. ha promesso che continuerà, dal prossimo maggio, ad altre esumazioni presso i vari Cimiteri russi. E’ obbligo chiederci: arriveranno i resti di altri nostri concittadini? Ce lo auguriamo di tutto cuore. Altri 4 caduti jeraghesi in terra russa attendono. Carissimi BIELLI CARLO, CAIELLI GIANNINO, CHINETTI MARINO e RATTI CARLO, il vostro paese nativo non vi ha mai dimenticato, è di nuovo pronto ad accogliervi e dimostrarvi ancora una volta tutta la sua riconoscenza, ammirazione e devozione!

Un ringraziamento particolare anche alla locale Sezione Alpini, sempre presente e prodiga in tutte le occasioni! Non dimentichiamo i coscritti della classe 1918.

 Se qualcuno è stato dimenticato, chiediamo venia … non era nelle nostre intenzioni … 

Non possiamo non essere grati a tutti coloro che hanno collaborato al ritorno delle spoglie di

Terenzio Magistrali dalla Russia nel nostro paese di Jerago ed a coloro che hanno organizzato i

festeggiamenti.

Li chiamo festeggiamenti anche se non scarto il dolore di tutti. Festeggiamo anche la passione,

morte e resurrezione di Gesù perché ha salvato noi dal nostro egoismo! Terenzio, come Gesù,

ha donato la sua vita per il bene comune. Non importa come abbiamo strumentalizzato la sua

vita per motivi egemonici ed economici. Ci importa che Terenzio ha offerto se stesso perché credeva all’amore di Dio, alla Sua provvidenza nei confronti dei suoi figli.

Per questo lo riconosciamo tra i Santi che ci guidano ai valori che sorreggono la vita: l’amore, la

donazione di sé, il disinteresse, l’affezione alla Patria oggi dimenticata, alla comunità umana,

alla nostra tradizione culturale.

A Lui onore e gloria, a noi la gratitudine.

N. B. nel prossimo numero riporteremo tutta la documentazione che ci perverrà.

Don Angelo.

       



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