
Pubblicato su Un popolo in cammino – febbraio 1995
Non possiamo dimenticare Italo che per più di 13 anni ci ha preparato il presepio in Chiesa. Lo ricordiamo soprattutto in questo momento di fatica nel portare la sofferenza che, ne sono certo, offre al Signore come partecipazione alla salvezza di tutta l’umanità.
A lui un grazie di cuore da parte mia e della Comunità Parrocchiale.
Ma oggi dobbiamo essere grati ai nostri padri Arrigo Padrin, Roberto, Francesco e Luigi Spillare che con Alessio Martellozzo hanno iniziato a realizzare Il presepio. Ho detto “hanno iniziato”, perché quello che abbiamo contemplato è solo l’inizio di un’espressione religiosa e nello stesso tempo umana che continuerà a crescere. Tutto è come un seme che è piccolo, ma che adagio adagio diventa stelo e pianta per la gioia ed il refrigerio di tutti.
Grazie anche alla “Pro Loco ” che ha realizzato Il presepio sul piazzale, con le luci che tendevano verso l’alto interpretava bene il desiderio di tutti noi che saremo soddisfatti quando abbracceremo l’amore infinito di Dio.
Ed anche stupore hanno provocato in tutti i presepi realizzati dalle classi di catechismo sia nel giardino parrocchiale che sotto l’altare.
Sono tutti segni di crescita di sensibilità nostra nei confronti del dono grande che Dio Padre ci ha fatto offrendoci il suo figlio, Gesù, come fratello e amico! nel cammino della nostra vita.
Con affetto Don Angelo
