IO SONO LA VIA, LA VERITA’, LA VITA.
Pubblicato su Un popolo in cammino – febbraio 2005
Giovanni Paolo II nel giorno della sua elezione al soglio pontificio, parlando alla folla che attendeva, disse:
“Non abbiate paura di Cristo, Cristo rivela l’uomo all’uomo”
Certo, carissimi, Gesù è la tua e la mia vita, è la verità dell’uomo che ha smarrita la sua dignità che noi spesso smarriamo.
E’ solo guardando a Lui che riscopriamo la bellezza originaria.
Ma è anche la via: la strada seguendo la quale ognuno di noi è sicuro di raggiungere il porto che ci immette nell’infinito Amore di Dio.
La Quaresima è, dunque, l’invito a continuare alla sequela di
Gesù per ritrovare la nostra dignità del figlio e vivere nella pace e nell’amore.
La liturgia di queste settimane ci offre spunti per il nostro cammino di
assimilazione a Cristo
che avviene nella Chiesa e
che ha come frutto lo stupore
del cambiamento della vita.
Nell’Enciclica di Giovanni Paolo II “Redemptor hominis” ci dice:
“l’uomo che vuole comprendere se stesso fino in fondo deve, con la sua inquietudine e incertezza
ed anche con la sua vita e la sua morte, avvicinarsi a Cristo …. Se in Lui si attua questo profondo processo, allora egli produce frutti non soltanto di adorazione di Dio, ma anche di profonda meraviglia di se stesso”.
Carissimi, la grandezza di Gesù, la sua straordinaria capacità di accoglienza dell’uomo nella liturgia quaresimale è evidenziato nei brani di vangelo:
la Samaritana,
il cieco nato,
la resurrezione di Lazzaro.
Ma quanta straordinaria capacità di Gesù, questa straordinaria grandezza nasce dalla Sua Fede.
Infatti la 1° Domenica di Quaresima ci è proposto il brano delle tentazioni a cui il diavolo, il nemico, sottopone Cristo, ma anche la tentazione alla quale sottopone ognuno di noi e la Chiesa.
In questa liturgia siamo invitati a scoprire Gesù che appartiene ad un Altro, al Padre.
La Sua Fede si afferma nel Suo ripetere al maligno: “Sta scritto”.
E questa consapevolezza di appartenere al Padre svuota la tentazione.
Gesù proposto alla Quaresima è
la Sua Grandezza perché
è grande nella fede
è grande nell’affermare la
sua appartenenza al Padre.
Carissimi, la liturgia Quaresimale è tutta protesa a condurci alla comprensione dell’estrema espressione della fede e della obbedienza a Cristo.
Gesù non cerca una sua affermazione ma vuole vivere la fede che afferma la Sua Figliolanza per insegnare a noi la via attraverso la quale ognuno di noi può recuperare la sua dignità
di figlio.
Carissimi, buon cammino!
Don Angelo
