ASCENSIONE DEL SIGNORE

fonte immagine: chiesadimilano.it

Pubblicato su Un popolo in cammino – maggio 1995

Il Vangelo che ci è proposto quest’anno è quello di Luca.

In questo vangelo Luca descrive così l’Ascensione: ” Si staccò da loro e fu portato verso il cielo “.

Gesù non entra in un “luogo” chiamato cielo ma in una dimensione nuova dove non hanno più senso le nostre espressioni: sopra, sotto, davanti o dietro.

Andare in cielo significa andare “presso Dio”, andare a sedersi “alla destra del Padre “. Il cielo, in senso spirituale, comincia ad esistere proprio con l’Ascensione di Cristo, nel momento in cui la primizia dell’umanità nuova sale al Padre e va a “prepararci un posto”. Il cielo, in senso vero, è il corpo di Cristo Risorto con il quale andranno a congiungersi per formare un solo Spirito con lui, tutti i salvati. San Paolo desidera sciogliersi dal corpo per andare a “stare con Cristo” ( Fil.1,23). Questo era ed è per lui il cielo.

Che cosa ci attesta la fede di oggi? Innanzitutto che Gesù è salito al Padre e che ormai è seduto “alla destra del Padre”, ma ci attesta anche che è “con noi fino alla fine del mondo”, che non ci lascia orfani.

Sant’Agostino afferma: “Egli non abbandonò il cielo discendendo fino a noi e nemmeno si è allontanato da noi quando è salito di nuovo al cielo”.

Ci ricorda che “tornerà” alla fine della storia, così come gli apostoli lo hanno visto salire. In tutti i vangeli il racconto dell’Ascensione di Cristo è unito al grande momento di andare in tutto il mondo a predicare il Vangelo, o, come dice il Vangelo di oggi, “a predicare alle genti la conversione con il perdono dei peccati “. Assieme al grande mandato, Gesù dà anche la promessa dello Spirito Santo per avere la forza di svolgere questo mandato, fra coloro che videro Gesù, “staccarsi da loro” vi era anche sua madre. Da quel momento il cuore di Maria era là dove era il suo tesoro, cioè il cielo. Maria ci ricorda che dobbiamo ” vivere fra gli avvenimenti e le vicende umane sempre orientati ai beni eterni “. Maria, con il cuore orientato a Gesù è la prima che ci annuncia instancabilmente ci occorre sempre vigilare perché la vita sia orientata a suo figlio pur vivendo nelle vicende umane.

Ma, allora, non dobbiamo più usare le cose di questo mondo? San Paolo ti dice: “tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio;”. Perciò ricordiamo che occorre, usando di tutto, riconoscere che tutto è dono di Dio Padre.

don Angelo



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