
Pubblicato su Un popolo in cammino – giugno 1991
Il cuore del Signore è il simbolo concreto dell’amore di Dio per noi. E’ un simbolo, infatti, per esprimere tutta quella grandezza di donazione della Sua vita che va dalla povertà di Betlemme alla desolazione del Calvario.
E’ un simbolo concreto, come è nello stile del nostro Dio, che non ama le teorie e le affermazioni di principio, ma sceglie la via concreta dell’incarnazione e della croce. Non ci dice: “Ti amo” e poi ci abbandona nella desolazione del nostro smarrimento, ma ce lo dice diventando compagno di cammino sulle strade della nostra vita e amandoci fino a lasciarsi uccidere da noi.
Si tratta, dunque, dell’amore di Dio e, contemporaneamente, di un concreto cuore di carne, il cuore di Gesù, figlio di Dio e nostro fratello.
Noi possiamo parlare di questo cuore perché è il Signore stesso che ce ne rivela le caratteristiche: “Imparate da me che sono mite ed umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime”.
Il cuore di Gesù, mite e umile, è segno di un amore che rivela i misteri di Dio ai piccoli e li nasconde ai sapienti.
Al cuore di Gesù noi possiamo unirci in una comunione intima e profonda, appena riconosciamo con sincera umiltà di essere quei piccoli e quei poveri che egli ama.
Ma, soprattutto, noi possiamo entrare nel cuore di Gesù, possiamo scrutarlo fino al suo centro perché il Suo cuore è squarciato dal colpo di lancia. E’ un cuore aperto, dalla violenza di una ferita che è il segno più grande di un amore incontrabile e vittorioso.
Oggi chi più urla è forte ed ha ragione, non diversamente dalla mentalità di ieri, quando gridando “Crucifige” hanno ucciso Gesù. Ma da sempre e per sempre c’è un amore crocifisso che mite ed umile continua anche oggi ad amare e a chiamarci all’amore, a chiamarci alla vita……. E’ il Suo amore misericordioso.
Don Angelo
