In ogni celebrazione Eucaristica Dio rivela in Gesù il suo amore di Padre fedele: “nella notte in cui fu tradito, egli prese il pane, Ti ringraziò con la preghiera di benedizione ( cioè come dire al Padre: “Non posso che dire bene di te, perché tu mi vuoi bene ), lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:” Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi “.
L’Eucaristia è il ringraziamento a Dio Padre per la sua fedeltà nei nostri confronti…” nella notte in cui fu tradito “. Proprio quando noi lo tradiamo Lui, il Padre, in Cristo vuole dimostrare tutta la sua profonda fedeltà e il suo amore, la sua tenerezza.
Viene alla mente questo padre che, innamorato va alla ricerca della pecorella che si è smarrita nella dimenticanza del suo ovile, che è il suo cuore innamorato.
Ma non si ferma qui: desidera che ci sentiamo figli che imparano ad avere il cuore del padre: “prendete bevetene tutti, questo è il mio sangue versato per voi e per tutti, e questo amore infinito è remissione dei peccati, e salvezza”. E aggiunge: “Fate questo in memoria di me ” in queste parole sta tutta la stima che il Padre, in Gesù, ha per noi.
Vuole dirci: come ho reso mio figlio Redentore della tua insignificanza, come ho reso sua madre Maria corredentrice, così desidero che anche tu partecipi alla Redenzione dell’umanità. Per questo ti dico in Gesù: fate anche voi come ha fatto lui, mettendo a disposizione la vostra vita per la salvezza degli uomini.
Ti ringrazio, Padre, per avermi chiamato, ma donami la forza di portare con amore l’incomprensione, il patimento, la sofferenza attraverso la quale mi fai passare perché il dono della vita sia pienamente gratuito e rifletta, un poco, la tua gratuità che ci hai voluto dimostrare in Gesù.
Fa che i nostri ragazzi e ragazze che riceveranno per la prima volta il corpo e di sangue di Gesù nella prima comunione, imparino a servire e non solo ad essere serviti e che, dal dono della tua vita che riceveranno nel loro cuore, abbiano Fortezza perché la loro vita sia lentamente trasformata in te.
Don Angelo
