Io sono l’Immacolata Concezione

Alle sorgenti eterne

di Maria e della Chiesa

Dal primo momento dell’esistenza umana di Maria fino alla sua assunzione in cielo, tutto ciò che la rivelazione di Dio ci ha comunicato di questa vita “è figura di ciò che avverrà”.

In Maria è prefigurata la Chiesa. Questo vale innanzitutto per il primo e fondamentale mistero per la sua vita come apprendiamo dalle fonti della rivelazione e dalla solenne testimonianza dell’insegnamento della Chiesa: che Maria dal primo momento della sua esistenza era esente dalla macchia del peccato originale in forza della futura morte redentrice di suo figlio Gesù.

Maria possedeva, quindi, fin dall’inizio, esattamente come una persona redenta in Cristo, quella grazia santa della figliolanza divina che originariamente era stata assegnata a tutta la generazione di Adamo e di Eva, che con la morte dell’Uomo-Dio nato da Maria deve essere ridonata ad ogni credente.

In questo modo Maria Immacolata è già modello e contenuto dell’opera che, della croce, continua ad agire in tutti i secoli della storia e che alla fine dei tempi riunirà nuovamente tutta l’umanità.

Così i Padri della Chiesa vedono nell’Immacolata Concezione la figura della Chiesa senza macchia e la conclusione dell’opera di salvezza che si rivelerà nel giorno in cui: “Dio Padre che può preservarci da ogni caduta e farci comparire irreprensibili davanti alla Sua gloria e pieni di esultanza, davanti al solo Dio, nostro Salvatore, per mezzo di Gesù Cristo nostro Salvatore” (Giud. 24).  

Don Angelo

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