
24 Giugno
La nascita di un figlio compie la promessa di un Angelo, che a Zaccaria aveva annunciato: “tua moglie Elisabetta, pur nella sua tarda età, ti darà un figlio che chiamerai Giovanni”.
La scelta di questo nome viene sottolineata nel racconto evangelico, perché la madre lo impone contro la volontà dei parenti ed il padre di Zaccaria ritrova la voce per l’assenso che dà a quel nome. Si tratta, come spesso nella Bibbia, di un nome carico di significato: esso vuol dire” Il Signore è stato favorevole”. In Giovanni, dunque, si manifesta il favore di Dio per il Suo popolo, perché quel bambino “sarà chiamato Profeta dell’Altissimo ed andrà innanzi al Signore per preparargli le strade”, unico tra i profeti ad avere il privilegio di indicare presente il Messia tanto atteso ed invocato.
La natività di Giovanni è, dunque, ancora una volta, la celebrazione della iniziativa di Dio che viene incontro al suo Popolo e che prepara, così, la venuta del Suo Figlio: una venuta che non è imprevista ed inattesa, ma che affonda le sue radici in una storia di secoli, in un’alleanza antica e contrasta, in un piano d’amore che percorre la storia d’Israele e che trova il suo culmine in Giovanni, il precursore di Gesù, e che fiorisce in Maria, la figlia di Sion, la Madre del Signore.
Don Angelo