
Pubblicato su Un popolo in cammino
Due persone con caratteri diversi uniti da una medesima missione: annunciare al mondo la morte e la resurrezione di Gesù, dire all’uomo che è il figlio di Dio e che, perciò, ha un valore inestimabile.
S. Pietro è il segno visibile della unità della Chiesa, dell’unità dei figli toccati dalla Grazia dell’incontro con Gesù. Perciò è la grazia della presenza di Cristo nel mondo:
“Dove ci sono due o più nel mio nome lì ci sono io”
“Padre che siano una cosa sola perché il mondo sappia che Tu mi hai mandato”
“Costruite la vostra casa sulla roccia: vengono tempeste e difficoltà e non cade”
Ma chi è questa roccia su cui costruire la casa?
“La pietra scartata dai costruttori è diventata testata d’angolo”
E la pietra che il mondo ha scartata e tenta di scartare è Gesù.
Ma il Signore, rivolgendosi a Pietro gli ha detto:
“Tu sei Pietra, roccia, e su questa roccia io edificherò la mia Chiesa”
Dunque è Pietro la garanzia della costruzione della casa di ogni uomo che è la Chiesa. Sono Pietro ed il suo successore, Giovanni Paolo II, la garanzia che la casa non cadrà, sfiderà tutte le difficoltà del nostro tempo, è Giovanni Paolo II che garantisce ad ogni uomo di oggi che ci sarà sempre una casa in cui trovare riposo, in cui riscoprire la propria dignità e oggi dobbiamo ringraziare il Signore di averci donato un pastore così grande e così fedele al mandato ricevuto.
Ma Paolo è l’apostolo instancabile che viaggia in tutto il mondo pagano ad annunciare che Gesù è morto ed è risorto per tutti, non solo per gli ebrei.
Paolo è colui che ci richiama che la Chiesa è “per sua natura missionaria”, che non può vivere per se stessa, come Cristo non è vissuto per se stesso.
E’ chiaro, nella persona e nell’agire di Paolo, il comando di Gesù dato prima di salire in cielo “Andate in tutto il mondo e battezzate tutte le genti”.
E’ come dire: io sono vissuto e sono morto in questo luogo, in Galilea, in Samaria, a Gerusalemme, ma il mio amore è per tutti. Quindi il vostro amore deve essere per tutti.
Anche Giovanni Paolo II sta applicando questo comando, andando presso ogni popolo, avvicinando ogni religione, valorizzando ogni espressione culturale delle genti.
Per questo, Signore, ti ringraziamo di averci donato un pastore che è la sintesi di Pietro e di Paolo, saldamente unito a te e totalmente affidato a Tua Madre, Maria: “Totus Tuus”.
Hai affidato tu a Maria la sua umanità dicendo a Giovanni: “Figlio, ecco tua madre, Signore custodiscilo e sorreggilo nelle sue fatiche di ogni giorno.
Don Angelo
