
Pubblicato su Un popolo in cammino – settembre 1987
Carissimi,
cosa chiedere al Signore in questo inizio di anno Pastorale per la nostra Parrocchia di S. Giorgio, cosa chiedere per ognuno di noi? Gesù nella Sua preghiera Sacerdotale rivolendosi al Padre prima di salire la Croce con la consapevolezza piena della missione ricevuta da Lui e che ha espressa nella vita e preoccupato della permanenza nel mondo dei Suoi discepoli, delle difficoltà e tentazioni a cui sarebbero stati sottoposti, così prega: “la gloria che Tu mi desti io l’ho data a loro affinché siano una cosa sola come noi siamo una cosa sola, io in essi e Tu in me affinché siamo perfetti nell’unità e il mondo conosca che Tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.”
E’ il Suo testamento spirituale, è in sintesi la rilettura della propria vita, è il cogliere il motivo conduttore di tutta la propria vita: perché ha vissuto, speso le sue energie, donata la Sua vita. E’ chiaro che è venuto per dire al mondo che è possibile vivere nell’unità e per fare questo dice a noi come vive Lui: “io e Tu siamo una cosa sola e tutto ciò che è Tuo è mio e tutto ciò che è mio è Tuo.” Questa è la Sua esperienza umana e divina, ma è un’esperienza umana e divina anche degli “Apostoli”. “La gloria che mi desti io l’ho data a loro.” La “Gloria”. La pienezza di Amore nella pienezza unità, nella totalità di appartenenza “ io e Tu siamo una cosa sola”. “Padre, se è possibile passi da me questo calice, ma non la mia, ma la Tua volontà sia fatta” anche nella fatica di accogliere il dolore, questa stessa gloria io l’ho data a loro “come io e Tu, Padre, siamo una cosa sola, lo siano anche loro”. Solo con il mondo, (la divisione, la contrapposizione, l’emarginazione, l’odio) conoscerà che Tu Padre, mi hai dato, perché l’amore non è del mondo, ma Tuo, Tu che sei Amore! Questa stessa “Gloria”, Cristo l’ha data a noi attraverso i Suoi apostoli e discepoli: “Né soltanto per questi prego, ma prego anche per quelli che crederanno in me per la loro parola, affinché tutti siano una cosa sola come Tu sei in me, o Padre, e io in Te”. Ed è stata comunicata a noi questa stessa Gloria “affinché il mondo creda che Tu mi hai mandato”. E allora Gesù continua: “se è vero che questa pienezza di Amore di affezione io l’ho data a loro perché il mondo creda Ti prego”. “Non ti chiedo di toglierli dal mondo, ma di preservarli dal maligno, dallo spirito della divisione, dell’individualismo, dell’egoismo, del potere, della contrapposizione, dell’emarginazione”. Quindi “come Tu hai mandato nel mondo me io ho mandato nel mondo loro”. Ma “per loro io ho santificato me stesso perché siano santificati per la verità”. Gesù santifica se stesso, si converte alla volontà del Padre; si converte: guarda la volontà di Suo Padre per santificare noi. Ma allora cosa devo chiedere al Signore? Che io guardi a Gesù per imparare da Lui a fare la volontà del Padre perché ogni discepolo faccia la volontà di Dio, viva nel Suo Amore e nell’Amore dei fratelli. Che ognuno santifichi se stesso come Cristo perché per loro santificati tutti possano santificarsi. Ecco, allora, che la cosa più importante è che io, personalmente, permetta a Dio che mi converta, questa è la preghiera a Cristo per me e per voi.
La Riconciliazione
DON HARRY BENAZZO è stato nominato parroco di Agnone in provincia di Salerno nel Cilento.
E’ un paese sul mare stupendamente azzurro. Sono state affidate a lui altre due parrocchie, è una grande responsabilità per la sua giovane esperienza sacerdotale, ma la sapienza di Dio che è diventata sapienza il lui lo guiderà. A lui il nostro augurio, per lui la nostra quotidiana preghiera a Signore attraverso Maria.
Don Angelo
