PROGRAMMA PASTORALE DIOCESANO 1995 – 1996

Fonte immagine: abebooks.com

Pubblicato su Un popolo in cammino – ottobre 1995

Carissimi, ci avviamo velocemente verso un nuovo anno di vita pastorale anche per la nostra parrocchia.

Il Cardinale Carlo Maria Martini, donandoci la sua lettera pastorale annunciata l’8 settembre, ci traccia il percorso personale e per tutta la comunità parrocchiale e diocesana.Il titolo stesso è estremamente indicativo in questo momento di disagio e smarrimento: “Ripartiamo da Dio”

Sì, è veramente necessario ripartire da Dio per riscoprire in Gesù, attraverso la nostra appartenenza alla comunità ecclesiale, la dignità e la bellezza della vita umana. Voi siete testimoni di tutto quello che sta succedendo oggi.

Immagino che anche nel vostro cuore ci sia tanta tristezza perché vedete anche attraverso la televisione la sofferenza del mondo.Il fatto più brutto non è la guerra ma tutto quello che precede e prepara la guerra! Oltre che agli adulti mi rivolgo, soprattutto, ai giovani, alle giovani, ai ragazzi e alle ragazze.

Io vi vorrei felici di vivere, capaci di innamorarvi delle cose belle della vita, del cielo, del mare, della terra e di tutte le persone che camminano insieme a voi, poveri e ricchi, Quelli che abitano in casa vostra, quelli che incontrate a scuola, in fabbrica o nel paese e quelli che sono lontani.

Amate la gente senza chiedere nulla in cambio.

Anche quando l’altro non vi potrà dare nulla di buono, amatelo. Non cercate di voler bene ai vostri compagni ed amici solamente perché sono bravi, perché scambiano con voi tante cose; vogliate bene anche a coloro che non vi danno nulla.

Ricordo che un giorno, quando abitavo a Porta Ticinese 37 a Milano, alzandomi al mattino ho aperto la porta: tra la parte interna e quella esterna era rannicchiato un uomo che dormiva.

All’inizio sono rimasto sorpreso ma poi, evitando i rumori per lasciarlo dormire, sono andato ad aprire la porta della chiesa. L’uomo si chiamava Carlo ed ho detto al Signore: “questo è un frammento di Santità, una reliquia”. I Poveri! Capite? lui aveva messo dei cartoni sopra lo zerbino della casa per difendersi dall’umidità. Se lo volete sapere quei cartoni sono come i nostri ostensori della Chiesa: dentro ci sono reliquie di santità.

Ma come si fa, allora, ad approvare la guerra? Come si fa a stare zitti? Basta un solo uomo che venga ucciso ed è già una atrocità assurda.

Perché la vita di ogni uomo è disponibile solo per essere amata.

Troppi giovani hanno smarrito il significato della vita, la sua bellezza, la sua misteriosa ma vera grandezza!

Ricordiamoci: amarsi.

Sulla terra c’è ancora da promuovere una grande ed incontenibile opera di giustizia perché ognuno abbia il suo pane e lo mangi insieme agli altri.

Si, perché questa è la pace: mangiare il pane insieme agli altri. Ma ancora oggi le mani di pochi rubano anche il pane di altri perché si sono dimenticati di Dio che provvede ai suoi figli. Alcuni suoi figli rubano il pane a moltissimi altri che sono figli.

Ma voi, noi, amiamo la vita, Amiamo i nostri giorni, aiutiamo gli altri a vivere. E quando succede qualche discussione tra noi, non risolviamola con la mano chiusa a pugno, ma sempre con la mano nella mano dell’altro.

Vi ho detto queste cose perché vi stimo e vi amo, perché chiedo ogni giorno al Signore nella preghiera e nella Santa Messa la forza di portare la vostra vita nella mia vita. Quando vedo il pugno ed il cuore chiuso è tristezza per me perché così non potete essere ricolmi di gioia per riflettere la bellezza della Sua vita che è vita di amore.

Ripartiamo da Dio. 

Per essere: belli, stupendi e grandi per riscoprire il grande mistero della nostra vita umana.

con affetto

Don Angelo Cassani 

 

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