
Pubblicato su Un popolo in cammino – novembre 1992
E’ stata restaurata a cura del gruppo S. Rocco. A loro la mia gratitudine, ma non possiamo dimenticare la testardaggine e la sensibilità artistica di Don Angelo. La statua scultura in legno di fico risale alla fine del 1.600! E un’opera preziosa per la storia di preghiera e di affezione alla madre di Dio da parte dei nostri posteri e alcuni che condividono ancora il nostro cammino Cristiano: a loro, certamente, la nostra gratitudine e la nostra preghiera. E’ una scultura con più colori (policroma ) che originariamente doveva essere la “Madonna del Rosario con il Bambino Gesù e con corone in argento “. Dove è andata la corona del Rosario in argento? Non ci importa! Ci interessa che un’opera dei nostri posteri è stata restaurata e recuperata. Per ora ritornerà l’otto dicembre a S. Rocco, ma dove sarà portata definitivamente è tutto da decidere. Non voglio contrastare il gruppo S. Rocco che ha versato l’importo totale del recupero, ma chiedo a loro riflessione perché sia riposta nel luogo da cui è stata tolta. Sarebbe una gratitudine ai nostri che ci sono cari e davanti alla quale hanno affidato sofferenze, speranze e attese! Ringrazio di nuovo il gruppo S. Rocco, a cui tengo tanto, che continui la sua opera di restauro! Ringrazio anche per l’apporto economico che ha dato per il restauro del campanile con le loro feste. Coraggio, di opere da restaurare ce ne sono ancora tante, ma so che non vi scoraggiate. Questo per me è forza oltre che gratitudine .
Il restauro, già pagato, è costato al gruppo S. Rocco L . 5.117.000.
Don Angelo
