SGUARDO AL PASSATO E, SOPRATTUTTO, SGUARDO IMPEGNATIVO AL FUTURO
Pubblicato su Un popolo in cammino – dicembre 1987
Quando noi credenti ci stacchiamo dalle nostre cose e dalla vita di ogni giorno per avviarci a ricevere la misericordia del Signore, che ci libera dalle nostre colpe nel sacramento della riconciliazione, quali sono le convinzioni e i sentimento che dobbiamo nutrire nell’animo?
In primo luogo dobbiamo essere certi che la nostra è già una “risposta”. Ad uno sguardo superficiale questo rilievo può sembrare strano. Ci si può domandare: non siamo noi – solamente noi – ad avvertire il peso delle nostre colpe e delle sfortune della nostra vita, a renderci conto dell’offesa recata all’Amore di Dio e, dunque, a determinarci nella scelta di aprirci alla misericordia?
Certo, si esige anche la nostra libertà.
Ma noi non ci smuoveremo dal nostro peccato, se Dio non ci avesse già offerto il Suo perdono.
“E’ stato Dio, infatti, a riconciliare a sé
Il mondo in Cristo “. ( 2 Cor. 5,19-20)
Di più: non ci determineremmo ad aprirci al perdono, se Dio, mediante lo Spirito che Cristo ci ha donato, non avesse già operato in noi, peccatori, una vita di cambiamento di esistenza qual è, appunto, il desiderio e la volontà di conversione.
Quando ci avviamo al Sacramento della riconciliazione, della penitenza siamo sollecitati ad accogliere un perdono che non si limita a “dimenticare” il passato, quasi stendendovi sopra un effimero velo, ma ci provoca ad un mutamento radicale della mente, del cuore, del comportamento. Dio, infatti, è un dolcissimo, ma esigentissimo amico. Quando lo si incontra non è più concesso di continuare a vivere come non lo si fosse incontrato. Gli si dà un lembo di esistenza e via via ci si accorge che ce la sta domandando tutta.
E la Chiesa non cessa di approfondire e di attualizzare con il Suo insegnamento.
Pascal osserverebbe: “ se conoscessi i tuoi peccati, ti perderesti d’animo…. Via via che li espierai, li riconoscerai, e ti sarà detto – ecco i tuoi peccati che ti sono rimessi” (Pensees 553)
Don Angelo
