
Pubblicato su Un popolo in cammino – dicembre 1998
Carissimi,
quando mi comunicano l’attesa di un bambino o di una bambina che vive nel grembo di sua mamma mi ritorna alla mente e canto una canzone:
” Il Signore ha messo un seme nella terra del mio giardino,
il Signore ha messo un seme all’inizio del mio mattino.
Io vorrei che crescesse il seme,
io vorrei che fiorisse il fiore,
ma il tempo del suo germoglio lo conosce il mio Signore “.
Il Santo Battesimo è questo seme che si innesta nel giardino della sposa di Cristo che è la Chiesa, nel suo grembo perché ognuno di noi, che siamo questo grembo, attenda il germogliare ed il fiore della bellezza di un volto nella carità di Cristo.
Per questo ogni ultima domenica del mese, alle 10:30, la notte di Natale e del Sabato Santo celebriamo i battesimi durante l’assemblea eucaristica più solenne.
Un’altra creatura si innesta nel grembo della Chiesa che è la nostra parrocchia. Ognuno di noi con i genitori, primi educatori e con i padrini sono richiamati a prendere consapevolezza della responsabilità che si assume perché quel seme diventi un fiore ed il fiore un frutto capace di dissetare e sfamare il bisogno di tutta l’umanità.
E’ perciò un momento di festa di tutta la comunità Cristiana e non un fastidio alla normalità della vita.
Vi chiedo perciò, di vivere questo avvenimento come festa alla quale partecipare!
Con affetto e stima
Don Angelo
