Carissimi,
dobbiamo ringraziare sempre Dio che ci ha ritenuti degni di renderlo presente nel mondo, nel nostro tempo. Lui che ci ha fatti
“ a immagine e somiglianza Sua”
non ha guardato la nostra ingratitudine dettata
dalla superbia,
dall’orgoglio,
dalla presunzione
di dettare a lui ciò che è bene e ciò che è male.
San Paolo dice:
“ Exinanivit semetipsum”
( ha annientato se stesso)
assumendo la nostra natura umana per innalzarla nuovamente alla dignità che Dio gli aveva donata di essere intelligente e libero.
Sì, cari, libero di rispondere al Suo Amore fedele anche di fronte alla nostra infedeltà perché Lui non viene meno a se stesso:
E’ Amore ed è gioioso di Amare
anche chi non lo ama.
Ma, carissimi, questa scelta di Dio di assumere la pochezza della nostra umanità per esprimere nel tempo la sua divinità in Cristo Gesù, è una scelta irreversibile. Lui è fedele.
Allora, oggi, chiede a ciascuno di noi, nato dal sacrificio di Suo Figlio per dirci il Suo amore senza condizioni, di mettere a disposizione la nostra vita, la nostra umanità per rendere presente Lui nel tempo e nella storia
“ Vieni, Signore Gesù
a giudicare il mondo”
ma questo “ giudizio” è la sua presenza nel tempo attraverso la Chiesa, una presenza
di Amore
di Fedeltà
di Tenerezza
di Misericordia.
E’ questa presenza che giudica la nostra vita che è infelice perché non sa amare perché accoglie secondo i propri interessi, se corrispondono ai propri desideri istintivi.
Non sa essere fedele perché non accoglie la fatica di una compagnia che svela il nostro cuore, i nostri pensieri; non sa perdonare perché siamo più portati a condannare gli altri ed a giustificare noi stessi.
Carissimi, Lui, Gesù, viene ogni giorno per ridonarci la gioia di vivere, la gioia di accogliere la volontà del Padre che, unico, in Cristo vuole nostro bene.
Lui, Gesù, viene ogni giorno e bussa alla porta del nostro cuore per ridonarci, se lo accogliamo, il vero significato della vita e perciò la gioia di sapere che è bella perché fatta
per Amare ad ogni costo.
Vi auguro, carissimi, di essere gioiosi accogliendolo e di vivere fedeli a Lui perché
fedeli alla Chiesa.
Non possiamo dimenticare i nostri ammalati che nell’offerta che fanno al Signore del loro dolore e della loro fatica partecipano attivamente al mistero del Natale di Gesù che è venuto e viene a salvare la nostra umanità donandole la missione di essere come lui salvezza dell’umanità.
E’ un momento di gratitudine per il dono del loro tempo e della loro vita verso tutti coloro che, in qualche modo partecipano nella Comunione in Cristo alla costruzione della vita della Comunità, della vita della Parrocchia. E’ il momento privilegiato nel quale dire a tutti voi
Grazie perché ci siete
e partecipate con gratuità al mistero di salvezza iniziato nel grembo della Madonna alla quale va la nostra affezione per la sua obbedienza alla volontà di Dio.
Buon Natale!
Con affetto
Don Angelo
