O Signore,
tu hai dato al nostro Don Angelo
un cuore sapiente, pronto a interpretare in
ogni avvenimento, l’espressione della tua volontà.
Un cuore nuovo, per la viva presenza dello Spirito
e mite, nelle manifestazioni affettuose
coi bambini e anziani.
Un cuore semplice, che non ha mai cercato
I primi posti o avanzato pretese;
e puro nella limpidezza delle relazioni
cordiali, sincere, ricche di calore umano.
O Signore,
hai donato al nostro Don Angelo
un cuore forte che ha saputo affrontare
i difficili passaggi della solitudine
e dell’incomprensione;
un cuore vigilante, sempre orientato verso di te,
nelle gioie e consolazioni,
nelle amarezze e nelle sofferenze.
Gli hai dato un cuore generoso,
nel predisporre tanti servizi alla comunità,
senza farsi notare.
Un cuore intraprendente,
perché l’educazione umana e religiosa
avesse le strutture opportune.
Ogni sua opera aveva un unico grande fine:
“ Tutto per la gloria di Dio”.
Il nostro grazie, o Signore, è piccolo
Ma con l’Eucaristia diventa sconfinante.
E’ il dono che ci hai fatto
Nella sua persona esile e grande,
noi lo restituiamo a te, che come Padre attendi il ritorno dei tuoi figli,
nella comunione dei santi. Amen.
Don Franco
Brevi pensieri.
In due circostanze molto sofferte interiormente, ha sentito forte il mio sostegno, riprendendosi da una profonda prostrazione morale che diventava anche fisica.
Non finiva mai di ringraziarmi; a conti fatti, sono io che devo ringraziare Don Angelo.
A nome di tutti coloro che condividono, esprimo un vivo ringraziamento ai sacerdoti e fedeli della Fraternità di Comunione e Liberazione che hanno accompagnato in questi anni Don Angelo, nelle celebrazioni delle sue ricorrenze sacerdotali.
Naturalmente un fervido ringraziamento all’immensa folla che ha partecipato all’epilogo trionfale della sua vita terrena.
Noi chiamiamo questo evento col nome “ funerale “
Ma il suo insegnamento e la sua testimonianza restano vivi. Sono i miracoli che compie lo Spirito.
Un dato voglio ricordare per concludere.
In diverse circostanze mi ricordava che sommando il numero delle ragazze che aveva avviato alla vita consacrata nei conventi e quello dei ragazzi avviati nei vari seminari il totale era giunto alla cifra di 36 (trentasei).
“ Dai frutti si conosce l’albero”
Don Franco