Paderno d’Adda 19.11.06
Don Angelo carissimo,
non so se ci vedremo ancora su questa terra e io desidero dirti quello che ho nol cuore.
Ieri, in pochi attimi, accanto a te ho potuto capire quanto l’Amore sia potente e riesca attraverso lo Spirito a trasformare poche e stentate parole umane in una comunicazione profondissima.
Ieri non ho pianto per dispiacere né per dolore, ma per l’intensa commozione di essermi sentita conosciuta da te nel profondo di me stessa.
Nessuno, neanche, tra quelli più vicini ha capito il mio dolore e il mio silenzio, tu, apparentemente lontano da me da più di vent’anni, mi hai detto con il tuo sguardo e tre frasi la verità su di me e ho capito che in quello c’era tutta la mia storia e tu senza quasi parlare me l’hai rivelata, mi hai spiegato la mia vita.
Molte cose sono ancora coperte dal mistero e io non posso comprenderle, ma ora non mi importa più: ho la certezza che esiste un disegno buono e che Lui sa.
Presto sarai nella Gloria del Padre di cui ci hai tanto parlato, insieme a Roberto e a tutti gli altri cari amici. Ci sarai ancora più vicino; come ha detto mia figlia Patrizia: la morte non fa più paura dopo che l’hai vista e dopo aver sperimentato, giorno dopo giorno, nella fatica e nel dolore della mancanza fisica, che c’è un velo molto sottile che ci separa da chi ha già fatto il passo e che la loro presenza ci accompagna e ci fa presentire la bellezza della vita eterna.
Con infinito amore e gratitudine
Cecilia