La visita di Maria S.S. a Santa Elisabetta

Giotto, La Visitazione – Assisi – fonte immagine: Wikipedia.it

Maria sorprende, nella sua carità, nella sua attenzione, Elisabetta ….. sorprende anche il bimbo che ella porta nel suo grembo, che esulta di gioia per questo incontro pieno di Carità.
Per questo Elisabetta, per prima nella storia della Chiesa, proclama le meraviglie che Dio ha operato nella Mamma che attende di dare alla luce il Redentore e, per prima, vede realizzata in Maria la beatitudine della Fede, perché Ella ha creduto nell’adempimento della Parola di Dio.
Ecco l’atteggiamento fondamentale di Maria nei confronti di Dio: la Fede. Maria ha creduto alle parole di Dio trasmesse dall’angelo Gabriele. Il Suo cuore si è dilatato nel “Fiat” e nel “Sì” incondizionato con il quale ha accettato di diventare Madre di Gesù, Messia e Figlio di Dio. Da quel momento, inserendosi più profondamente nel disegno di salvezza di Dio, si farà condurre per mano del Padre e, radicata nella Fede, seguirà spiritualmente suo Figlio, diventando la prima scolara, la prima discepola. E suo figlio, incompreso, calunniato. Condannato, crocifisso, le traccerà giorno per giorno una strada dolorosa, premessa necessaria a quella glorificazione cantata nel “Magnificat”: “Tutte le generazioni mi chiameranno beata”. Ma prima, Maria¸ dovrà salire anche lei il Calvario per assistere, dolorosa, alla morte del Suo Gesù.

Questa festa della Vergine ci presenta anche l’aspetto dell’atteggiamento interiore di Maria: il suo atteggiamento di umile servizio, di amore disinteressato per chi si trova nel bisogno, appena conosciuta la condizione umana in cui si trova la cugina Elisabetta, affronta il percorso tra colline e montagne per prestarle aiuto. “Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri Dio rimane in noi …… Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da Lui: chi ama Dio ama anche il suo fratello” (1 Gv. 4,12.21). Chi meglio di Maria ha attuato questo messaggio? E chi, se non Gesù che portava in grembo, la spingeva, la spronava, la ispirava a questo continuo atteggiamento di servizio generoso e di amore disinteressato verso gli altri? “ Il Figlio dell’Uomo non è venuto per essere servito, ma per servire” (Mt. 20,28), dirà Gesù ai suoi discepoli: Maria, Sua madre, aveva già perfettamente realizzato questo atteggiamento del Figlio. Nella persona di Elisabetta, Maria “Serviva il signore lieta nella speranza: forte nella tribolazione; perseverante nella preghiera: sollecita per le necessità dei fratelli (Rom. 12, 9-13)

Don Angelo

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