
Nella trasfigurazione di Gesù si manifesta l’intera Trinità.
La voce che invita ad ascoltare il Figlio prediletto rende infatti, presente il Padre, come la nube luminosa che ne avvolge la scena è il segno della presenza dello Spirito, mentre al centro è la persona di Gesù, vero e perfetto, rivelatore del Padre e dello Spirito.
Solo attraverso l’umanità del Signore noi possiamo conoscere ed entrare in comunione con la vita di Dio.
L’umanità di Dio ci viene mostrata gloriosa e trasfigurata, perché nella comunione con Dio anche la nostra realtà verrà assunta e trasformata come il Corpo di Gesù per vivere la vita che è lo spirito stesso di Dio.
La trasfigurazione ci mostra, dunque, il mutamento del Signore, ma ancora di più la Trasfigurazione degli occhi degli apostoli.
La Trasfigurazione della Chiesa d’Oriente ha acutamente osservato che sono proprio gli occhi degli apostoli ad essere trasfigurati, così da cogliere, almeno per un momento, la realtà più vera e profonda di Gesù: non è Lui che muta d’aspetto, ma gli occhi dei discepoli, che finalmente vedono.
E’ la divinizzazione della nostra umanità che si compie per mezzo di Gesù, che coinvolge lo sguardo degli apostoli e che può trasformare anche i nostri occhi aprendoli alla meraviglia della Sua gloria.
“Beati i vostri occhi perché vedono e le vostre orecchie perché odono”
Dirà Gesù agli apostoli.
E questo lo dice anche a noi.
Don Angelo