Carissimi fratello e sorella,
Avvicinandosi il Santo Natale desidero esprimerti il mio più affettuoso ricordo e la mia vicinanza alla tua sofferenza, alle tue prove.
Certamente tu sei il mio cuore, il mio sostegno, la mia preghiera.
Il Card. Montini, Papa Paolo VI, diceva: “Il malato è una scuola di teologia e di spiritualità perché insegna ad amare Cristo e a saper vivere nel tempo che Dio ci dona oggi, nella nostra vita quotidiana, la grandezza e la luminosità della Croce che redime.
Ma se la sofferenza è una scuola, lo è soprattutto per chi la sperimenta”.
Il dolore, infatti, matura nello spirito ed apre orizzonti sconfinati
di Bontà
di Comprensione
di Pazienza
di Mitezza
di Pace
Ecco, allora, che tu sei, con Gesù, il mio maestro di vita. Da te imparo bontà, comprensione, pazienza, mitezza, pace nella tua obbedienza al volere di Dio.
Tu sei, come Cristo nella sofferenza, una luce che illumina il cammino della vita per me e per ogni parrocchiano. Per questo ti devo dire grazie perché sai accogliere la croce e sai, così, con Cristo redimere le nostre anime dalla loro saccente presunzione, dalla pretesa che tutti sbagliano eccettuato chi lo dice, dalla mania che c’è nel cuore di giudicare tutto e tutti negativamente, di criticare.
Grazie perché il Signore ti ha reso mio maestro, anzi dovremmo dire “nostro” maestro.
Ti chiedo perdono se, per mancanza di tempo o per disattenzione ti ho un poco trascurato. Ma ti assicuro:
sei il mio cuore
sei con Gesù il mio Maestro.
Buon Natale
Don Angelo