Quaresima: ritornate al Signore vostro Dio

fonte immagine: finestresullarte.info

Pubblicato su Un Popolo in cammino -febbraio 1993

Carissimi, 

il 28 febbraio ha inizio il periodo quaresimale, è un momento forte che ci richiama alla conversione.

Il profeta Gioele ci dice: “Ritornate a me con tutto il cuore e con digiuni … ritornate al Signore vostro Dio”.

Annunciamo la quaresima nell’anno del Signore 1993 con il rito che è ancora più eloquente delle parole del profeta.

La Chiesa benedice oggi le ceneri ricavate dai rami benedetti nella domenica delle Palme dell’anno scorso per porle su ognuno di noi. Chiniamo, quindi, le nostre teste  e nel segno delle ceneri riconosciamo tutta la verità  rivolta a Dio al primo uomo: “Ricordati, polvere tu sei ed in polvere ritornerai …” Ma questo messaggio non finisce qui. Tutta la liturgia avverte: ricordati di quel limite; ed in pari tempo: non fermarti su quel limite! La morte non è soltanto una necessità “naturale”. La morte è un mistero. 

Ecco: entriamo nel tempo particolare in cui tutta la Chiesa, più che mai, vuole meditare sulla morte come mistero dell’uomo in Cristo. Il Cristo, Figlio di Dio, ha accettato la morte come necessità di natura, come parte inevitabile  della sorte dell’uomo sulla terra. 

Gesù Cristo ha accettato la morte come conseguenza del peccato. Fin dall’inizio la morte è congiunta con il peccato: la morte del corpo (“in polvere ritornerai”) e la morte dello spirito umano a causa della disobbedienza a Dio, allo Spirito Santo. Gesù Cristo ha accettato la morte in segno di obbedienza a Dio, al fine di restituire allo spirito umano il pieno dono dello Spirito Santo. Gesù Cristo ha accettato la morte per vincere la morte nell’essenza stessa del suo mistero. 

Perciò il messaggio di questo inizio di Quaresima si esprime con le parole di S. Paolo: “Noi fungiamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro.

Vi supplichiamo in nome di Cristo, lasciatevi riconciliare con Dio.

Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo ha tratto dal peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare, per mezzo di Lui, giustizia di Dio”. Collaboriamo perciò con Lui.

Il significato di questo inizio di Quaresima non si limita a ricordarci la morte ed il peccato; è anche un forte richiamo a vincere il peccato, a convertirci. L’uno e l’altro esprimono la collaborazione con Cristo.

Durante la Quaresima abbiamo davanti agli occhi tutta la divina “economia” della grazia e della salvezza! In questo tempo di Quaresima ricordiamoci di non accogliere invano la Grazia di Dio.

Gesù Cristo stesso è la più sublime Grazia della Quaresima.

E’ Lui stesso che si presenta davanti a noi nella mirabile semplicità del Vangelo, della Sua Parola e delle Sue opere.

Ci parla con la forza del Suo Getsemani, del giudizio davanti a Ponzio Pilato, della flagellazione, dell’incoronazione di spine, della Via Crucis, della Sua Crocifissione con tutto ciò che può scuotere il cuore dell’uomo.

La Chiesa intera desidera, in questo periodo quaresimale, essere particolarmente unita a Cristo, affinché la Sua predicazione ed il Suo servizio  siano ancora più fecondi.

“Ecco ora il momento più favorevole, ecco ora il giorno della salvezza”.

Compenetrati dalla profondità della liturgia, diciamo a te, Cristo, io Don Angelo con tutti i miei fratelli e sorelle nell’unica fede della Tua Chiesa, con tutti i fratelli e sorelle della immensa famiglia umana ed in particolare con chi sta soffrendo maggiormente la Tua passione per la cattiveria e l’egoismo umano: “Pietà di me, o Dio, secondo la Tua misericordia; nella Tua grande Bontà cancella il mio peccato: Non respingermi dalla Tua presenza. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso. Il Signore si mostri geloso per la sua terra e si muova a compassione del Suo popolo. Amen”.

E’ certamente un momento di grazia, un momento di riflessione sulla nostra condizione umana, un momento nel quale prendere coscienza che ogni nostro istante è deciso da Dio e da vivere secondo la Sua misericordia e la sua bontà.

Buon cammino verso la Gioia della Resurrezione! 



Con affetto

Don Angelo

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