
Pres.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Lett.: Non mi fa meraviglia che Gesù cada: mi meraviglia che un uomo ridotto a quel modo stia in piedi e riesca a trascinare i legni della croce lungo la salita del Calvario.
L’amore non ha misura, ma l’umanità di Gesù porta nella sua carne il limite della nostra infermità.
Quando lui cade, perché fiaccato dalla nostra cattiveria, viene frustato perché porti la croce!
Con le bestie l’uomo è ragionevole mentre con l’uomo, spesso, non vuole esserlo, sembra quasi che non possa essere ragionevole. Chi si mette al servizio, per carità o per necessità non viene trattato da uomo: chi serve non ha diritti ……….. chi comanda non ha doveri.
Eppure Gesù dicendo: “Chi è più grande di voi sia come chi serve” aveva previsto il male e dato il rimedio. Non ha cancellato il “più grande” non ha detto che tutto sia “testa” ma ha richiamato che chi è più grande sia colui che serva tutte le membra, anche le più umili.
Ma Gesù, il Povero, è a terra.
La terra riceve Gesù, mostra di avere un cuore. Poiché mi sono rifiutato di farlo riposare sul mio cuore, la terra gli offre il suo.
Ma non è bene che lungo la strada ci sia l’ingombro di un uomo che rantola e di una croce che parla di pietà e di giustizia!
Fatelo alzare!
Pres.: Ad accogliere le parole di Cristo pronunciate durante la passione, con tutta la sua enorme forza di espressione,
Tutti.: Aiutaci, Signore!
Pres. : Ad aprirci alla rivelazione della divinità che in Cristo si è legata all’umanità e si è manifestata nella passione.
Tutti.: Aiutaci, Signore!
Pres. : A fare silenzio, perché possa parlare in noi Cristo stesso, con la sua sofferenza
Tutti: Aiutaci, Signore!
Tutti: Nel dolore più crudele
tu soffrivi per noi tutti
con Gesù nato da te.
Santa Madre del Signore
le sue piaghe dolorose
segna tu dentro di noi.