
Pubblicato su Un popolo in cammino
* l’ annuncio del messaggio a Maria;
* l’annuncio del messaggio pasquale alla Maddalena.
La donna non rappresenta solo la responsabilità, ma soprattutto l’offerta della propria personalità.
MADRE, trasmette alle generazioni le capacità dell’uomo e fa la storia.
VERGINE, garantisce all’uomo questa capacità di fare la storia, vale a dire la persona. La verginità non è una diminuzione ma uno spostamento di energia della propria famiglia alla grande famiglia universale.
Essere MADRE significa stare dalla parte di chi ha bisogno di aiuto, dedicarsi amorevolmente e servizievolmente a tutti i deboli e piccoli della terra. Tutto il mondo, immenso figlio povero e bisognoso d’aiuto, sente dovunque il bisogno della madre.
“Ella procura alimenti a chi ne ha bisogno, conforta i sofferenti. Alla sua misericordia hanno diritto tutti: deboli e colpevoli, retti e perseguitati, chi giustamente subisce una pena …”.
Medico, assistente sociale, insegnante, infermiera … non sono per la donna professioni nel senso che vi attribuisce l’uomo, sono forme di maternità. Così la donna salita al trono è prima di tutto colei che si assume la cura del popolo.
Li ho visti spegnersi adagio nei lager tedeschi i nostri ragazzi bruciati di febbre, ischeletriti. Sono morti così recitando l’Ave Maria: quella appresa dalla loro mamma. E sbarrati gli occhi, fatti splendenti di lacrime, hanno chiamato a lungo la loro mamma.
E’ vero si nasce e si muore vicino al cuore della madre.
Maria,
certo il Signore ti ha pensato con un sorriso e quel sorriso ce lo ha voluto donare.
Stirpe di re, certamente bellissima, eri la fanciulla luminosa sulla quale si era appoggiato l’affetto compiaciuto
del Signore di tutto il mondo.
Abbracciavi nel tuo cuore i tuoi bimbi tenerissimi e speravi che avessero la dolcezza di Giuseppe o la bellezza di tua madre.
Certamente ne parlavi con il tuo Dio, durante i silenzi delle tue preghiere, nei limpidi mattini di Nazareth, e le colline insieme a te cantavano, contente di esistere e di vederti.
Il padre ti ascoltava, sorrideva… ed… aspettava. E venne il tempo.
L’Angelo dell’annuncio soffiò impetuoso nel tuo cuore, la domanda folgorò la mente e su di te vedesti irrompere, per un attimo, minacce di morte.
Gesù per il tuo “Fiat” hai pagato con il tuo prezzo. Le colline leggere sono divenute un monte nudo, ai piedi del quale, disperata, hai visto morire i tuoi sogni di madre.
Ma sul sepolcro della tua sconfitta splende di grazia per tutti gli uomini Cristo, tuo figlio, che ha vinto la notte.