
Pubblicato su Un Popolo in cammino
23 Aprile
E’ fuori da ogni dubbio che S. Giorgio ha vissuta la sua vita come Testimone dell’amore di Cristo nei confronti della salvezza di ogni uomo, che lo ha testimoniato di fronte ai suoi fratelli in una regione orientale dove non era facile essere Suoi testimoni né davanti agli Ebrei che si sono scandalizzati di un uomo che, dichiarandosi «Figlio di Dio e dell’uomo» ha accettato una morte così obbrobriosa!
Ma Giorgio è rimasto fedele alla testimonianza di Cristo, della fedeltà del Padre anche di fronte al rifiuto della figliolanza dell’uomo. «I miei sentimenti non sono i vostri, perché io sono Dio e non uomo».
Giorgio ha seguito Cristo anche di fronte alle difficoltà ed alle ribellioni, di fronte al rifiuto di un Dio che finiva la Sua vita in modo così scandaloso. «Se hanno trattato così il maestro, non scandalizzatevi se tratteranno altrettanto i suoi discepoli!». Queste parole di Gesù devono essere risuonate nella mente e nel cuore di Giorgio. Non solo non si è scandalizzato, ma ha seguito il Suo Maestro diventando, così, segno evidente della Sua presenza ed indicazione di un cammino da compiere per identificarsi a Lui.
Per questo dobbiamo essere grati a lui, della Sua Testimonianza, che ci indica un cammino da percorrere per essere suoi testimoni. Quanti, per essere testimoni del mondo di pensare del mondo, si sottopongono ai sacrifici ed anche ad emarginazione? Abbiamo ogni giorno le testimonianze di TV e giornale radio!
A noi la responsabilità di essere <diversi> anche dentro al medesimo contesto sociale. Così sono stati i Santi. Hanno vissuta la nostra stessa vita, in un contesto sociale come il nostro, ma hanno avuto il coraggio di vivere secondo Cristo e sono stati i maggiori riformatori. Coraggio, quindi non abbiamo bisogno di lamenti, ma di testimoni come S. Giorgio!
E’ il nostro patrono, e perciò la nostra indicazione di un cammino da percorrere.
Auguri a tutti! <Siate santi perchè Io, il vostro Dio sono Santo>. Perchè Io, il vostro Dio sono provvidenza!
Con affetto
Don Angelo