
Pubblicato su Un popolo in cammino – maggio 1990
E’ una grave responsabilità a cui il Cristiano non può sottrarsi.
Il Cristiano non può dire: “Tanto le cose non cambieranno”, “Tanto ognuno farà i propri interessi”, “Non servono a nulla”.
Il Cristiano, come Gesù, è stato scelto e inviato a cambiare tutto il mondo con la Carità, con l’Amore, con la comprensione e con l’accoglienza, con la stima nei confronti degli uomini suoi fratelli e figli di suo e nostro Padre.
Il Cristiano, se è vero non può sottrarsi a questa grande responsabilità: investire il mondo e tutto il creato del Suo Amore che provvede (provvidente).
Una sola cosa ci è doveroso sottolineare: preghiamo anche perché chi si è reso disponibile a servire l’uomo, ogni uomo ed ogni donna, sia deciso a difendere questo unico valore: la persona.
Preghiamo perché di essa abbiamo sempre la stima che ha Dio Padre.
Utopia? Immaginazione? Ci sono utopia e immaginazione se il Cristiano ha rinunciato ad essere quel lievito e quella luce, quel sale che può ridonare nuovamente il gusto e la miopia di vivere in Cristo, nell’Amore.
Occorre ridonarci un fine, un destino, una meta chiara da perseguire, a cui non rinunciare: “E’ bello vivere, è giusto se ci amiamo e ci sentiamo voluti e stimati”.
Don Angelo
O Signore
manda a noi il tuo Spirito
perché illumini le nostre menti
e le renda disponibili alla verità.
Così sapremo ascoltare gli altri
con attenzione, simpatia, fiducia e umiltà,
e rispondere con rispetto,
con calma e sincerità.
Ti preghiamo,
fa che la divergenza di opinioni
non intacchi la stima
e l’amore vicendevoli.