
Pubblicato su Un Popolo in cammino nel 1993
Siamo spesso attratti dalle esteriorità delle manifestazioni, dalle mostre, dalle lotterie, dagli spettacoli e diciamo che se queste attrazioni sono riuscite allora è riuscita la festa.
È la tentazione di giudicare ogni cosa, ogni avvenimento dalle esteriorità come chi è attratto dal volto stupendo di una donna o dalla forza di un uomo.
Ma la bellezza è lo “splendore del vero” e vero è Dio che è stupendo nella Sua amorevolezza, nella Sua provvidenza della quale dovremmo stupirci e commuoverci anche di fronte ad un fiore. È bello chi ama! È forte chi, anche di fronte alla difficoltà, alle contrapposizioni, alle incomprensioni sa continuare ad amare, ad accogliere, a donare se stesso!
Così, possiamo essere passati davanti a quelle foto che documentavano un cammino dicendo: questa è la Bianca, questo è il Roberto, questa sono io ma… Hai pensato, sei rimasto sorpreso nel veder quel volto di Suore che sono state compagnia al tuo cammino di fede, sollievo nei momenti difficili della tua vita, espressione di un dono totale della loro vita al Signore per servire te, suo fratello e figlio del Padre?
È questo lo stupore, è questa la bellezza, è questa la meraviglia che avrebbe dovuto o che ha suscitato un nuovo modo di guardare, di sentire, di vedere le suore che oggi sono tra noi!
Sono Sacramento, segno tangibile della fedeltà di Dio, della Sua Comunione con la nostra umanità, sono segno tangibile della Sua Provvidenza. In quei volti sei chiamato a vedere il volto di Dio e essere a Lui grato. Così ricordo e mi sono presenti le Suore in ogni celebrazione Eucaristica che diventa gratitudine al Padre per il dono della vita attraverso il dono della loro vita, della nostra vita per la salvezza di tutta la umanità.
Con affetto e gratitudine
Don Angelo