SARANNO CONSACRATI ALTRI SACERDOTI – Sia lodato Gesù Cristo

fonte immagine: fsspx.news

Pubblicato su Un popolo in cammino – giugno 1989

Perché oggi un giovane sceglie di diventare prete?

Essere sacerdoti non comporta una posizione eminente, né una carriera assicurata; il prete assomiglia più ad un uomo della tradizione che del progresso: è più una persona del passato che del domani; è sempre meno l’immagine del successo.

Il fascino della vocazione sacerdotale non può, perciò, venire da tutto questo, ma può sgorgare solo da una certezza. L’hanno espressa molto bene alcuni giovani cecoslovacchi: “Non crediamo che il cristianesimo sia vicino alla rovina, che sia fuori moda e che l’epoca attuale abbia bisogno di qualcosa d’altro. Siamo convinti che il cristianesimo abbia qualcosa da dire al nostro tempo, che, anzi, solo in Cristo sta il futuro del mondo. Egli è via, verità e vita e niente altro è uguale a lui”.

Una persona, dunque, accetta di essere cristiana, poi chiede di diventare sacerdote, perché è certa che il futuro dell’uomo, il futuro del mondo si chiama Gesù Cristo, centro del cosmo e della storia, e che in nessun altro si può trovare salvezza.

Solo questo delinea la missione del prete oggi. La mentalità mondana ha perso il senso del sacro ed è cedevole al rischio di profanare e strumentalizzare l’uomo.

Di fronte a questo tentativo delle ideologie di non riconoscere l’unicità e la irreprensibilità di ogni persona, il prete, nella misura in cui si lascia conformare alla vita di Cristo, diventa il primo nucleo di resistenza e l’inizio di una convivenza nuova. E’ Cristo, infatti, che definisce l’immagine del sacerdote: egli è il figlio inviato affinché gli uomini imparino a riconoscere Dio come il Padre e vivano tra loro come fratelli; Egli è il “servo” perché guardando lui gli uomini capiscano che servire è il vero modo di regnare; Egli è obbediente fino alla morte perché sta nel “perderla”.

Se il prete è l’immagine, l’icona di Gesù cristo, Gesù Cristo stesso diventa la fonte della sua morale e della sua spiritualità.

“Sia lodato Gesù Cristo”

E’ con questa professione di fede che sono stato educato a salutare il sacerdote: una persona un po’ particolare di fronte alla quale la lode di Gesù cristo, valeva molto di più di un “Buon giorno!” Il sacerdote come immagine di un altro, Cristo, aveva intuito cher proprio in questo stava il suo valore, prima ancora che nella sua coerenza morale:

SERVITORE DELLA COMUNITA’ DI CARITA’ CHE E’ CRISTO CHE VIVE NELLA SUA CHIESA.

Preghiamo perché ogni prete sia questa presenza significativa nel dono che fa della sua vita per la salvezza dell’uomo e del mondo. 

 Don Angelo



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