
Maria non rimane “legata ai lacci della morte”, ma è “sottoposta alla corruzione del sepolcro“ ed è già Assunta in cielo “con il suo corpo glorificato“.
È, questo, un motivo di grande speranza per tutti noi che ci sforziamo di seguire Gesù. Anche noi, come Maria, lo seguiamo nella Sua Carità, nel Suo grande amore nei confronti dell’umanità donando la nostra vita alla ricerca del Bene dei nostri fratelli e delle nostre sorelle.
In questo modo viviamo già, nell’oggi che ci è concesso, in Dio che è amore. Io contemplo nei vostri volti il mistero della morte di Cristo quando, rinunciando all’egoismo, alla tentazione del potere, alla tentazione di affermare se stessi, vivete la Chiesa con l’amorevolezza, con il perdono, con l’accoglienza della vostra vita delle necessità dei fratelli.
Come Maria che restò con gli apostoli nel cenacolo in preghiera con loro nell’attesa dello Spirito Santo, preghiamo con i nostri fratelli perché siano illuminati e resi forti dal Dono dell’Amore.
Con Maria, nostra Madre crediamo che la nostra vita, anche corporale, pur passando attraverso la morte, è fatta per l’eternità nella pienezza dell’Amore del Padre in Cristo.
Maria, nostra Madre, Madre della Chiesa sostienici nella fede nel tuo Figlio Gesù, sorreggici nella Speranza, rafforzaci nella Carità.
Resta nel nostro cuore perché seguendoti abbracciamo per sempre il tuo amatissimo Figlio.
