Jerago 5 Novembre 2022
Ore 17.30 – Recita S. Rosario
Dagli scritti di Don Angelo (1996)
La gratitudine è al Signore che è venuto tra noi ad insegnarci a vivere
Questo termine e inizio di un nuovo anno ha, come ogni altro, un volto duplice:
da una parte un anno che è passato, che non abbiamo più la possibilità di rivivere può essere motivo di recriminazione per occasioni perdute che non tornano più;
dall’altra parte è fonte di gratitudine al Signore che è stato compagnia all’uomo concreto, con i suoi problemi, le sue ansie, le sue attese, le sue speranze, le sue gioie e i suoi dolori.
Una gratitudine perciò a Cristo, per averci insegnato a vivere, in rapporto ai nostri fratelli e sorelle, una vita intessuta di rapporti umani, più ricolma di amorevolezza, di benevolenza, di carità.
E’ questo che mi rende cara la comunione con Gesù nell’Eucarestia perché mi mette in rapporto di gratitudine e di affezione con tutti coloro che mi hanno dato occasione di spendere la vita in modo più vivo, in modo più concreto.
Ogni vostro volto, ogni vostra vita sono motivo di gratitudine al Signore, penso sia così anche per voi.
Condividere l’attesa, la nascita, la crescita, la maturità e persino la morte vi ha resi più veri, più caritatevoli, più “Sua presenza”. E’ un momento di profonda gratitudine nei confronti di tutti.
Il cristiano non può essere che una persona piena di gratitudine come Gesù: “ti ringrazio, Padre, perché mi hai voluto presente tra gli uomini e le donne miei fratelli e sorelle per rendere visibile, attraverso l’umanità di cui mi hai reso compartecipe, la tua amorevolezza e la tua fedeltà”
Auguri che la nostra vita sia più umana seguendo l’umanità di Gesù.
Auguri che la nostra vita diventi sempre più capace di condividere l’umanità concreta che ci mette accanto.
Grazie perché ci sei come occasione di vivere Gesù, di essere più uomo.
Con affezione don Angelo
INTENZIONI DI PREGHIERA
PER LE INTENZIONI DEL PAPA: “Preghiamo perché i bambini che soffrono – quelli che vivono in strada, le vittime delle guerre, gli orfani – possano avere accesso all’educazione e possano riscoprire l’affetto di una famiglia.
Affidiamo a Maria Matei e la sua mamma che non avendo casa sono tornati in Moldavia. Ci affidiamo alla tua provvidenza affinché sia possibile trovare una collocazione perché mamma Silvia e i suoi bimbi possano tornare tra noi. Ci sia di esempio il sorriso e la grande speranza nel Signore con cui questa famiglia ha affrontato la pesante realtà chiesta.
Preghiamo per il nostro amico Eliseo a te tanto devoto. Te lo affidiamo. Aiutalo in questo momento difficile, donagli speranza, fortezza e il conforto del tuo abbraccio materno.
Affidiamo a Maria Annalisa chiamata a prendere la pesante decisione sulla precaria possibilità di riuscita dell’intervento che dovrà subire mamma Marisa.
Sostienila nella fede e nella consapevolezza che la volontà del tuo figlio Gesù oggi passa attraverso il volto e l’opera dei medici. Sappiano riconoscerti presenza al loro fianco e donale il conforto e la docilità di accogliere ciò che il Signore ha pensato per loro.
Preghiamo per tutti gli ammalati in particolare per i nostri amici e per quanti si affidano alle nostre preghiere.
Maria ti affidiamo Antonella, Marco e tutti i loro cari, donagli forza e coraggio per affrontare il buio che li circonda per la perdita di Alessandro, marito, papà e nonno tanto amato ti preghiamo
PREGHIERA
Preghiera dettata da Gesù a Maria Valtorta per i defunti
“O Gesù, che con la tua gloriosa Risurrezione ci hai mostrato quali saranno in eterno i “figli di Dio”, concedi la santa risurrezione ai nostri cari, morti nella tua Grazia, e a noi, nella nostra ora.
Per il Sacrificio del tuo Sangue, per le lacrime di Maria, per i meriti di tutti i Santi, apri il tuo Regno ai loro spiriti.
O Madre, il cui strazio ebbe termine nell’alba pasquale davanti al Risorto e la cui attesa di riunirti al tuo Figlio cessò nel gaudio della tua gloriosa Assunzione, consola il nostro dolore liberando dalle pene coloro che amiamo anche oltre la morte, e prega per noi che attendiamo l’ora di ritrovare l’abbraccio di quelli che perdemmo.
Martiri e Santi che giubilate in Cielo, volgete uno sguardo supplice a Dio, uno fraterno ai defunti che espiano, per pregare l’ Eterno per loro e per dire a loro: ‘ Ecco, la pace si apre per voi.’
Diletti a noi cari, non perduti ma separati, le vostre preghiere siano per noi il bacio che rimpiangiamo, e quando per i nostri suffragi sarete liberi nel beato Paradiso coi santi, proteggeteci amandoci nella Perfezione, a noi uniti per la invisibile, attiva, amorosa Comunione dei Santi, anticipo di quella Perfetta riunione dei ‘benedetti’ che ci concederà, oltre che di bearci della vista di Dio, di ritrovare voi quali vi avemmo, ma fatti sublimi dalla gloria del Cielo”