3 Febbraio – San Biagio

fonte immagine: Salerno.italiani.it

Carissimi, 

sono sempre belle le tradizioni che, forse dimenticando le motivazioni che le hanno fatte sorgere, mostrano, tuttavia, la fede concreta dei nostri cari.

Concreta perché investiva tutto l’uomo e le sue espressioni di vita.

Riconoscere che tutto è dono di Dio, avere un cuore riconoscente nei confronti della Sua provvidenza ed il Suo Amore nei confronti dei Suoi figli!

Ricordate ciò che ci ha richiamato Gesù?

“ Non preoccupatevi di cosa vestire…..

Il Padre mio veste i gigli dei campi.

Non preoccupatevi di che cosa mangiare

Perché il Padre mio nutre anche gli uccelli del cielo!“

 

Sia questo il cuore con il quale ci rechiamo in Chiesa in occasione della festa di San Biagio, che ci guida.

Vi riporto alcune notizie che riguardano il nostro Santo. 

Biagio di Sebaste Vescovo e Martire. Vissuto probabilmente tra il III e IV secolo.

Biagio era un medico che divenne Vescovo di Sebaste in Armenia. Le notizie storiche sono pochissime e riguardano solo il martirio subito. Una leggenda narra che Biagio salvò un giovane che stava soffocando a causa di una lisca di pesce in gola. 

Per questo motivo è invocato contro le malattie della gola e contro la laringite e, per estensione, a tutto quello che è riferito alla gola, alle vie respiratorie ed alla medicina in generale.

San Biagio ricevette, tra l’altro, la promessa divina di poter guarire chiunque l’avesse invocato. Così i laringoiatri l’hanno come protettore ed i sofferenti di angina pectoris e difterite lo invocavano per guarirne.

Per il medesimo motivo è invocato contro il singhiozzo, contro il torcicollo, contro le malattie infantili, la tosse e la tosse convulsa (pertosse).

A causa, invece, del modo con il quale venne ucciso (lacerazione delle carni per mezzo di un pettine di ferro) Biagio è patrono dei cardatori e dei fabbricanti di materassi. 

Molte città e Diocesi: Dubrovnik, Calalzo di Cadore, Cassano Ionio, Fiuggi, Maratea e Ostumi, l’hanno scelto come protettore. In Germania, per via dell’assonanza del nome con il verbo “ blasen” (soffiare), Biagio è considerato patrono dei suonatori di strumenti a fiato ed è invocato contro gli uragani.

Il patronato degli agricoltori gli è stato attribuito esclusivamente per una concomitanza di calendario con una antica festa pagana della fine dell’inverno nella quale si benedicevano i campi e il bestiame.

L’origine della protezione degli uccelli e degli animali in genere risale al periodo durante il quale Biagio rimase recluso in una grotta sul monte Argeo per sfuggire alla persecuzione di Lucinio. Si narra, infatti, che gli uccelli e altri animali portassero regolarmente il cibo al Santo. Biagio, è, infine, patrono dei fidanzati.

La festa si celebra il 3 febbraio.



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