
Pres.: Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Lett.: Si cade una volta, due volte ….. l’uomo cade tante volte! Gesù che ha scelto di essere uomo, cade la seconda volta …… tante volte. Nessuno lo sorregge.
Che l’uomo neghi la sua mano ad un altro uomo è un avvenimento così comune che, l’esistenza dell’umanità o a riconoscere solo i vincoli di sangue, di nazione, di razza.
Ma di quante delusioni è segnato questo modo di pensare e di agire! Anche nello stesso vincolo di sangue, basta che tocchino i nostri interessi, siamo pronti a gridare “Crocifiggilo”, a inchiodare sulla croce, ad emarginare dalla nostra solidarietà. Proprio come Gesù: I poveri lo hanno lasciato solo nel Getzemani, in casa di Caifa e nel Pretorio hanno gridato “Crocifiggilo”.
Ora che cade a terra sotto il peso della croce passano oltre indifferenti.
Ma noi, figli di Dio, neghiamo la mano al Figlio di Dio.
“Dio non ha mani: vuole che io presti a Lui le mie mani.
Dio non ha piedi: vuole camminare con i miei piedi verso la casa di chi è nel bisogno.
Dio non ha labbra: vuole le mie parole e i miei baci per chi soffre e per chi muore”.
Questo è l’impegno che dovremmo prendere in ginocchio nella stessa chiesa, nella Comunione allo stesso altare, nella processione dietro alla stessa croce, come membra dello stesso corpo.
E questa non è una pretesa ma il comando di Gesù: “Dall’amore che avrete gli uni per gli altri riconosceranno che siete miei discepoli ….”. E S. Giovanni nelle sue lettere: “Chi dice di amare Dio e non ama i suoi fratelli è un bugiardo!”.
L’uomo che non aiuta l’altro uomo è ingiusto, ma il cristiano che non aiuta è sacrilego.
“Se questo è il vostro Dio, se tale è la vostra religione, se così osservate il Vangelo, non so che farmene di una religione che si rende complice dei vostri ingiusti privilegi, delle vostre durezze”.
Non si può incolpare chi, di fronte ad un cielo di Carità, cade a terra. Pesa sulle sue cadute il sacrilegio quotidiano di una religione di giustizia e di carità praticata senza amore e senza giustizia.
Pres.: Perché il linguaggio della croce di Cristo riacquisti la sua potenza salvifìca negli uomini del nostro tempo, ti preghiamo.
Tutti: Aiutaci, Signore!
Pres.: Perché la potenza della redenzione si irradi dalla croce sulla vita di ogni uomo che stà per soccombere, ti preghiamo.
Tutti: Aiutaci, Signore!
Pres.: Perché l’uomo non perisca sotto il peso dei peccati, ma prevalga sempre il peso salvifico della croce, ti preghiamo.
Tutti: Aiutaci, Signore!
Tutti: O Maria fonte d’amore
il mio cuore rendi forte
per soffrire insieme a te.
Santa Madre del Signore
le tue piaghe dolorose
segna tu dentro di noi.