
Pubblicato su Un popolo in cammino – anno 1995
(di Anselmo Carabelli componente CPAE)
Nel mese di Marzo u.s. avevamo annunciato che in data 31-1-95 la Regione Lombardia assegnava alla Parrocchia di San Giorgio un contributo di Lit. 1.356.000.000 finalizzato alla ristrutturazione della Chiesa di San Giorgio. Il rimborso è fissato in 10 anni a partire dal 30 giugno del secondo anno successivo a quello in cui avverrà la prima erogazione. Il tutto senza aggravio di interessi. Finanziariamente per la nostra Parrocchia questo vuol dire accollarsi un impegno di Lit. 712.000.000. Quindi da un mero punto di vista finanziario tale operazione è da ritenersi estremamente vantaggiosa. Se poi consideriamo che opere di pari importo, quali il rifacimento del tetto della chiesa nuova e il riassetto delle murature perimetrali della stessa, il recupero del Campanile romanico, il recupero dell’Auditorium con le aulette di catechesi, più altre opere di manutenzione, sono state finanziate e pagate in 8 anni, si ritiene che tutti i Parrocchiani hanno aiutato la realizzazione delle altre opere. Questa considerazione è emersa dal colloquio che in data 17-5 u.s. il responsabile amministrativo diocesano Don Enzo Barbante ha tenuto con i componenti il Consiglio Pastorale per gli affari economici della Parrocchia. A seguito di tale colloquio sono state chiuse tutte le incertezze inerenti la pratica ed è stato assicurato, suo tramite l’assenso della Rev.da Curia acciocché la Parrocchia di San Giorgio affronti l’impegno con la Regione Lombardia, per quanto sovradescritto, garantendo inoltre da parte della Rev. Da Curia il rilascio della necessaria fideiussione al compimento della pratica.
Il colloquio avuto con don Enzo Barbante è valso a ribadire ai componenti la Commissione ed al suo presidente, quali sono in materia economica gli indirizzi della Curia al fine di assicurare la più corretta e serena gestione di ciò che ci accingiamo ad affrontare. Sono anche emersi altri temi più propriamente pastorali e che entrano nel merito della priorità delle scelte negli investimenti.
In sintesi il recupero della chiesa vecchia deve per necessità, essere finalizzato alla creazione di una grande aula dove i ragazzi possano fare attività ricreativa di riunione e di gioco nei periodi di tempo brutto. In pratica si recupera la chiesa vecchia, con lo stesso indirizzo che fu di don Massimo Cervini cioè di uso oratoriano. Tecnicamente questo discorso può essere valido, perché la chiesa vecchia presenta bellissimi volumi esterni, mentre alll’interno è un guscio privo ormai di qualsiasi suppellettile, le uniche ricchezze sono rappresentate dagli stucchi e dalle volte per quello che ancora rimane, ma comunque assai lontani dall’intralciare qualsiasi attività svolta a livello di pavimento. Si cercherà di integrare con opportuni passaggi l’aula della vecchia chiesa con le aulette di catechismo dell’Auditorium.
L’aver potuto accedere a questo finanziamento che comunque darà decoro anche estetico al nostro paese è motivo di gioia per la nostra comunità parrocchiale e per don Angelo che di tutto è stato il grande animatore.
Dobbiamo esprimere grande riconoscenza all’Architetto Vassalli che con molta pazienza ha potuto eseguire un progetto che ha ottenuto il consenso della Sovraintendenza e il premio della Regione Lombardia.
Possiamo concludere che con l’aiuto della Provvidenza continua quella storia che è iniziata 1000 anni fa e che ancora vede viva la comunità dei cristiani di San Giorgio in Jerago.