
I missionari che venivano per annunciare il Vangelo, iniziavano il loro servizio missionario con un atto di consacrazione alla Madre di Cristo. Si rivolgevano a lei in questo modo: Eccoci, o Vergine Maria, fra popoli che sono nostri fratelli e nostre sorelle, e che il tuo Figlio ha amato fino alla fine. Per amore egli ha offerto la sua vita per loro sulla croce; per amore è presente nell’Eucarestia per essere il nutrimento delle anime; per amore ha fondato la Chiesa perché sia la comunità sicura in cui si trova la salvezza. Non lo sanno ancora questi fratelli e queste sorelle tra i quali arriviamo; ancora non conoscono la buona novella del Vangelo. Ma noi siamo profondamente convinti che i loro cuori e le loro coscienze sono preparati ad accogliere il Vangelo della salvezza, per l’efficacia del sacrificio di Cristo e grazie alla tua materna intercessione e alla tua mediazione. Noi crediamo che quando Cristo, dall’alto della croce, ti ha affidato ogni uomo come figlio nella persona del suo discepolo Giovanni, tu hai accettato, come figli e figlie, anche questi fratelli e queste sorelle ai quali la sua Chiesa santa madre ora noi come missionari. Aiutaci a compiere il mandato missionario del tuo Figlio su questa terra; aiutaci a compiere qui la missione salvifica del Vangelo e della Chiesa. Noi ti consacriamo tutti coloro che lo Spirito di Gesù Cristo desidera illuminare con la luce della fede e nei quali egli vuole accendere il fuoco del suo amore. Noi ti consacriamo le loro famiglie, le loro tribù, le comunità e società che essi formano, il loro lavoro, le loro gioie, le loro sofferenze, i loro villaggi e le loro città. A te noi consacriamo tutto, noi li consacriamo tutti. Accoglili in quell’amore eterno del quale Tu sei stata la prima serva; e degnati di guidare, per quanto ne sia immeritevole, il servizio apostolico che noi iniziamo.
Allocuzione di Giovanni Paolo II nella cattedrale di Kinshasa 2 maggio 1980
Con Affetto
Don Angelo