
Venne l’epoca del legno e fecero due tavole.
Venne l’epoca del ferro e fecero tre chiodi.
Venne la Verità e la crocifissero …
Ma la Verità è risorta e venne la vita.
La Verità è risorta e ci donò lo spirito.
La verità è risorta e generò la Chiesa.
PREGHIERA – ELEMOSINA e DIGIUNO
Sono i cardini della pietà giudaica che Gesù, nel Vangelo di Matteo, assume come proprie e le propone come cammino di conversione, cioè come segno che si accetta seriamente la proposta di staccare gli occhi dalle cose per renderci capaci di guardare a Lui.
La Preghiera che è ascolto di Dio Padre per obbedire alla sua volontà.
L’Elemosina che ci aiuta ad acquistare un amore di bontà e di misericordia.
Questa pratica, ha a che fare con l’Amore-Carità. E’, in sostanza, l’amore che non esclude nessuno, non plagia e non rende schiava nessuna persona, ma la fa esistere diversa davanti a sé, anzi giunge fino a dare la vita perché l’altro esista.
Il Digiuno ha a che fare con la Speranza, con il fidarsi di Dio giorno per giorno, senza accumulare per l’indomani. Quando mi nutro sto affermando, in realtà, che la vita mi viene dal di fuori, da un Altro e che non sono io l’origine della mia vita; quando mi privo di un poco di cibo, sto affermando che l’uomo non vive di solo pane, che questa vita che viene dal cibo non è tutta la vita e proclamo la Signoria di Dio, e non mia, sulle cose perché esse non mi dominino. E’ un esercizio di libertà. Tutto questo non deve diventare esercizio esteriore per essere visti dagli uomini e ricevere, così, la propria misera ed effimera ricompensa.
L’elemosina: “non sappia la mano sinistra ciò che fa la destra”.
Il digiuno: “quando digiuni non profumarti il corpo…”.
La preghiera: “prega nel segreto perché il Padre tuo vede..”.
Dunque:
non una esteriorità
ma una disponibilità nel Cuore
perché la nostra vita diventi sempre più
riflesso del Suo Amore.