
Risurrezione
Dio dà ragione agli sconfitti
“Alzatevi e levate il capo…”(Lc 21, 28)
La Risurrezione interessa soprattutto loro.
La Risurrezione è un fatto che riguarda le vittime, i vinti, i deboli, gli inermi, gli umiliati.
Per loro la croce di Cristo non è un oggetto ornamentale, non è monumento, ma avvenimento.
La Risurrezione di Gesù è la grande opera compiuta dalla destra di Dio. È il gesto con cui il Padre dà ragione al Figlio condannato dagli uomini, rifiutato dai potenti, beffeggiato dai sapienti. Dà ragione alle sue parole, ai suoi gesti, alle sue scelte.
È la vittoria degli inermi. Con Cristo risorgono gli sconfitti, i perdenti e i perduti, coloro che vengono “buttati via”, fatti sparire, le vittime dell’oppressione, gli sfruttati, quelli che vengono derisi, dileggiati, ignorati.
E con Cristo risorgono coloro che lottano per la giustizia, stanno dalla parte degli umili, danno voce a quelli che non hanno voce, sposano la causa degli indifesi.
E risuscitano coloro che si ostinano a lavorare per una convivenza più fraterna, per un mondo meno disumano. Coloro che oppongono le loro mani nude alla macchina mostruosa della ferocia.
Coloro che non credono nella forza, ma credono nella debolezza irresistibile dell’amore.
Coloro che rifiutano la violenza e la vendetta e scelgono il perdono.
Non coloro che “gridano” pace, ma quelli che si fanno costruttori di pace.
Coloro che faticano nei sotterranei della storia.
I “folli” che non sanno stare nelle trincee degli intrighi e dei compromessi, ma avanzano allo scoperto, senz’altra difesa che il loro “cuore puro”.
Dio dà ragione agli ingenui che sospettano che Dio è malato inguaribile dell’uomo.
Avremmo dovuto saperlo. Dio mantiene la parola.
Dio è padrone dell’impossibile. Dio si rivela nell’incredibile.
L’Amore ha avuto l’ultima parola, la debolezza ha avuto la meglio sulla forza, la violenza, l’odio. Il perdono si è preso la rivincita sul tradimento, l’abbandono, la vigliaccheria, la meschinità.
Dio ha rimosso la pietra che mummificava la nostra speranza. Più niente deve farci paura.
E Lui ci invita per le strade del nostro mondo, dovunque è la morte, in mezzo alle foreste dei missili, nei campi di sterminio, là dove operano mani omicide, ovunque l’uomo continua a essere gettato nell’immondizia, e il povero continua ad essere calpestato, a gridare la vita.
Testimoni dell’incredibile.
Dalla parte dei perdenti.
Patiti di speranza.
PASQUA di RISURREZIONE (dagli scritti di don Angelo per la SS. Pasqua dell’anno 2005)
Carissimi, si comprende con maggiore chiarezza la realtà della Resurrezione di Gesù e la Sua permanenza tra noi quando contempliamo il volto dei santi che identificandosi in Lui lo rendono presente nella storia.
Abbiamo appena seguito con la nostra presenza o per televisione le meraviglie che opera tra noi e attraverso noi quando siamo disposti ad offrirgli la nostra piccolezza, la nostra fragilità perché attraverso questa Lui operi il cambiamento dei cuori.
Abbiamo la presenza di Giovanni Paolo II: Gesù opera ancora oggi tra noi nell’offerta che egli fa della sua vita anche nella fragilità della carne. Il mondo è affascinato dalla presenza di Cristo attraverso la sua persona.
E che dire dei funerali del nostro caro padre nella fede Don Luigi Giussani? Era evidente il miracolo di conversioni operate da Gesù attraverso la sua presenza nella storia del nostro tempo.
Come si vede, l’uomo che vive seriamente la vita cristiana diventa davvero “più uomo”, cioè realizza in pienezza la sua originaria ed indistruttibile natura di “immagine” che vuole diventare sempre più “immagine somigliante al Padre”.
Naturalmente è insopportabile che una immagine di Cristo resti sfigurata ed offuscata dell’errore, dalla incredulità, dalla malvagità.
Chi, dunque, ama il Signore Gesù, non può non cercare di farsi più vicino a Lui e più somigliante.
E’ per questo che la Chiesa ci offre questo periodo quaresimale perché il nostro grido sia sempre:
“VIENI SIGNORE GESU’, INVADI LA MIA VITA
PER ESSERE SEGNO DI RISURREZIONE E INVITO
A TUTTI DI CAMMINARE VERSO TE”.
Si, cari, “Vieni Signore Gesù” ed opera in me e in noi la Tua Risurrezione con il cambiamento del nostro cuore, della nostra vita perché attraverso la nostra povertà possano conoscere la Tua grandezza, il Tuo Amore, la Tua fedeltà.
BUONA PASQUA di RISURREZIONE
DELLA NOSTRA VITA.
Con affetto
Don Angelo