
Pubblicato su “Un popolo in cammino” – Aprile 1997
Carissimi,
Sono contento di mettere a vostra disposizione la mia vita e chiedo al Signore di donarmi ogni giorno la forza di portare nel cuore le vostre gioie e le vostre sofferenze, le vostre attese e le vostre speranze.
L’amore non misura tempo e fatica… Solo dona… È felice di “servire“.
Vorrei che questa gioia fosse anche vostra. La desidero anche per voi soprattutto quando costa sacrificio.
Per questo ringrazio il Signore per chi, come le formiche portano con fatica il proprio granellino per la sopravvivenza di ognuno e per chi porta la propria pagliuzza o il proprio granellino di sabbia per formare la casa comune o per rifarla, o per chi, avendo ricevuto più forze mette a disposizione le proprie forze per portare di più.
Il Signore è Signore perché lavora per tutti noi e dona a tutti noi. Noi siamo “signori” quando, come Lui lavoriamo per tutti e mettiamo a disposizione di tutti.
Diversamente navighiamo nell’indifferenza del tutto nell’operare quando interessa a noi o al nostro progetto.
Navighiamo nella tristezza dell’egoismo quando operiamo solo per noi dimentichi di tutto.
Per tutti ho speranza che la vita diventi carità, dono. Abbiamo affrontato un problema importante: recuperare la chiesa vecchia che diventa nuova. Importante perché testimonia che abbiamo ricevuto in dono dai nostri padri. È testimone visibile e tangibile per questo è importante.
Vi ringrazio e vi abbraccio con affetto
Don Angelo