La sofferenza è vocazione di Dio

fonte immagine: anselmocarabelli.wordpress.com

Pubblicato su Un popolo in cammino

 

per unirci alla sofferenza di Gesù

per la salvezza del mondo

 

Carissimi, 

ringrazio il Signore che ha chiamato anche me per unirmi alla sofferenza di Gesù. Sono certo che è strada maestra per comprendere il dono prezioso della vita e per continuare a svolgerla, con il dono dello Spirito Santo secondo la Sua Carità.

Certamente la malattia, soprattutto quella che mina l’esistenza, è come una potatura che fa cadere le illusioni e mette a nudo il vero volto della persona.

Gli enigmi della malattia si colorano di luce quando sono visti attraverso il piano con il quale Dio educa la nostra umanità.

Egli non vuole ne malattia ne dolore e vince la morte. Coinvolge le persone non nell’amore alla sofferenza, ma nell’unione con sé, per perseverare insieme nel superamento degli ostacoli che il male oppone al compimento finale.

Per perseverare insieme non bastano buona volontà o convinzione salde, ma occorre seguire lo stile di vita che è:

vivere in Gesù Cristo.

Il dolore accettato e vissuto da Gesù è diventato

incarnazione di amore,

via alla riconciliazione del mondo,

preparazione all’incontro con Lui.

Vivendo uniti a Gesù, la malattia diventa per ogni cristiano strada maestra per realizzare la vita

come Amore

come dono di sé

per la salvezza di ogni uomo.

Cristo Gesù mediante la sofferenza salvifica, dice la “Salvifici doloris”, si trova dentro ad ogni sofferenza umana.

E’ così che il Signore mi ha donato di offrire con semplicità la condizione di sofferenza per esprimere tutta la mia affezione, il mio amore verso di voi unendola al sacrificio di Gesù certo che questa sarebbe arrivata a ciascuno di voi perché potesse scoprire la gioia di vivere nell’Amore.

Carissimi, vi ringrazio per la vostra incessante preghiera:

quando è la Chiesa che prega,

è Cristo che prega il Padre.

Ringrazio i bambini che si rivolgevano al Signore con la loro semplicità.

Ma ringrazio il Signore perché anche la mia malattia è servita, nelle mani di Cristo, perché avesse a scoprire che anche voi, in forza del Battesimo avete

Il sacerdozio regale di Cristo

Siete annuncio della Sua morte e resurrezione agli uomini,

siete mandati per la salvezza di tutti.




Così si sono moltiplicate

le vostre forze,

la vostra fede,

la vostra presenza.

Sono contento e felice nel Signore di questo dono che lo Spirito Santo ha fatto ad ognuno di voi che ha risposto con la propria libertà mettendo a disposizione se stesso.

Per la catechesi,

per l’oratorio,

per l’asilo,

per la liturgia,

per la presenza in casa parrocchiale.

 

Grazie …Grazie! E il Signore continui in voi la Sua opera.

 

Con affetto 

Don Angelo



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